Coronavirus: rivolta “violenta” all’interno del Carcere di Modena, 3 morti
La paura del contagio da coronavirus fa salire la tensione all’interno delle carceri.
Tre decessi all’interno del carcere di Modena che non sarebbero direttamente riferibili alle proteste.
All’interno della struttura detentiva emiliana sarebbe scoppiata una rivolta “molto violenta”, la cui motivazione sarebbe riconducibile a questioni riguardanti la protezione per l’emergenza coronavirus.
Dei 3 decessi all’interno del carcere di Modena due sarebbero riconducibili all’uso di stupefacenti, mentre il terzo sarebbe stato rinvenuto in stato cianotico e in condizioni da accertare.
Anche se i 3 decessi non sarebbero direttamente riconducibili alla rivolta nel carcere modenese sono in corso gli accertamenti necessari per chiarire le cause.
All’interno della struttura detentiva emiliana sarebbero stati feriti due agenti e sarebbero intervenuti sanitari, una ventina di poliziotti ed il Prefetto – come evidenzia anche TgCom24.
A causa dell’incendio dei materassi, dal carcere emiliano è fuoriuscito del fumo.
Si teme il contagio da coronavirus: la paura, si trasforma in rabbia, in protesta ed in rivolta.
Coronavirus: protesta nella casa circondariale di Pavia
Anche all’interno della struttura detentiva di Pavia alcuni detenuti hanno preso in ostaggio due agenti della Polizia penitenziaria di Torre del Gallo.
Da quanto si apprende dai sindacati Uilpa e Sappe, i detenuti avrebbero rubato le chiavi delle celle agli agenti e avrebbero liberato decine carcerati.
La protesta all’interno del penitenziario di Pavia ha richiesto l’intervento di agenti di rinforzo da San Vittore e Opera.
La violenta protesta sarebbe iniziata verso le 19.30-20: la ragione della protesta sarebbe riconducibile al divieto delle visite dei parenti a causa delle norme preventive di limitazioni e di contenimento del coronavirus.
Emergenza Coronavirus: proteste nelle carceri di Frosinone
Oltre che a Modena e a Pavia, le proteste hanno riguardato anche le carceri di Frosinone, Salerno, Napoli, Palermo, Vercelli, Bari e Foggia.
Un centinaio di detenuti si sono barricati all’interno della casa circondariale di Frosinone, da cui è stato visto uscire del fumo.
Anche in questo caso la ragione della protesta sarebbe riconducibile alle restrittive misure sui colloqui previste dal Dpcm.