Coronavirus: siglata da Borrelli l’Ordinanza Protezione Civile
La Protezione civile ha annunciato una nuova ordinanza avente come finalità quella di uniformare il comportamento delle varie Regioni con un unico provvedimento.
Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile e Commissario per il coronavirus ha siglato l’Ordinanza, che ricalca il contenuto del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Ordinanza è stata presentata in occasione della conferenza stampa a cui hanno partecipato lo stesso Borrelli, i Ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia.
Sulla scia del contenuto del Dcpm, l’ordinanza emessa dalla Protezione civile non vieta gli spostamenti per motivi di lavoro e di salute all’interno del territorio nazionale.
Le misure che sono state approvate con il Dpcm valgono per le persone fisiche e non per le merci.
Emergenza Coronavirus: Ordinanza Protezione Civile, cosa prevede?
L’Ordinanza della Protezione Civile firmata da Borrelli prevede che non ci siano “limitazioni agli uffici pubblici” e che non siano vietati gli spostamenti all’interno del territorio nazionale per motivi di lavoro.
Tale Ordinanza si applica solo alle persone fisiche e non alle merci.
Il Decreto siglato dal Premier Conte nella notte tra il 7 e l’8 marzo stabilisce la chiusura della Lombardia e di altre 14 province del Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Marche.
Tutte le province della Lombardia e le altre 14 province sono “zona rossa”: non è permesso entrare o uscire da queste aree o muoversi
“all’interno dei medesimi territori, salvo che per quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”.
Per questioni di contenimento dell’emergenza coronavirus, il Dpcm ha riconfermato la chiusura di teatri, cinema, sale da ballo, sale bingo e qualsiasi altro luogo che preveda assembramento di persone.
Inoltre, sono sospese le cerimonie funebri e quelle civili.
Ristoranti e bar potranno svolgere le attività dalle 6 alle 18 con obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Emergenza Coronavirus: le sanzioni per chi trasgredisce le direttive
Per chi trasgredisce le direttive fissate dal Dpcm saranno irrogate sanzioni che vanno dai 206 euro di ammenda fino alla reclusione a tre mesi.