Nonostante il divieto di svolgere i funerali in Chiesa, i familiari e gli amici di Ugo Russo, il 15enne ucciso durante un tentativo di rapina, hanno organizzato un corteo per le strade.
Familiari e amici di Ugo Russo hanno sfilato in corteo per le strade dei Quartieri Spagnoli, nonostante i divieti imposti per l’emergenza coronavirus.
La morte di Ugo Russo
Era circa l’una del mattino, quando Ugo Russo, 15enne dei Quartieri Spagnoli, venne ucciso a colpi di pistola da un carabiniere in borghese dopo un tentativo di rapina.
Il ragazzo pistola in pugno (che si scoprirà poi essere falsa), insieme ad un complice, aveva intimato al Carabiniere di consegnargli il Rolex che aveva al polso. Ne nacque un alterco, finché il carabiniere non esplose 4 colpi di pistola contro Ugo Russo.
Il ragazzo morì qualche ora dopo il ricovero all’ospedale Pellegrini di Napoli. La scorsa settimana il papà del 15enne ha partecipato ad una manifestazione a sostegno dell’Arma. Vincenzo Russo ha preso le distanze dalla devastazione che alcuni amici e parenti di Ugo misero in atto nel nosocomio partenopeo alla notizia della sua morte.
L’uomo non ha mai smesso di chiedere giustizia. Il 17enne, complice della tentata rapina, ha sempre raccontato che il carabiniere non si era qualificato, ma aveva esploso i colpi di pistola quando Ugo stava già scappando.
Il corteo nei Quartieri Spagnoli
Le ultime disposizioni del governo in merito all’emergenza coronavirus hanno vietato funerali e matrimoni in chiesa. Nonostante ciò questa mattina, come riporta anche Vesuviolive, un centinaio di persone, tra parenti ed amici di Ugo si sono mossi in corteo per le strade dei Quartieri dove il 15enne viveva.
Con il feretro sulle spalle, hanno raggiunto la Chiesa dove avrebbero dovuto tenersi le esequie. Molti residenti si sono affacciati, applaudendo il feretro del ragazzo. Si sono registrati momenti di tensione, che hanno reso necessario l’intervento della Polizia.