Coronavirus: è caccia ai fuggiaschi, sono circa 20 i detenuti evasi dalle carceri di Foggia di cui si sono perse le tracce.
Alcuni degli evasi dalle carceri di Foggia per le motivazioni legate al coronavirus, sono pericolosi: si tratta di mafiosi ed omicidi.
Evasi in fuga
Sono circa venti i detenuti scappati dalle carceri di Foggia ieri, a causa del coronavirus, di cui si sono perse le tracce. La polizia è alla loro ricerca. Tra questi detenuti ci sarebbero anche componenti mafiosi e un omicida.
Quasi in tutti i carceri d’Italia si sono diffuse le rivolte a causa del coronavirus. Il governo, infatti, ha preso delle misure per contrastarne la diffusione che i detenuti non hanno preso di buon grado. Queste misure prevedevano, nello specifico, la sospensione delle visite per scongiurare i contagi.
Sono stati 70 i detenuti che sono scappati dalle carceri di Foggia: 30 sono stati rintracciati immediatamente; di altri 20, invece, si sono persi le tracce. I detenuti in fuga sarebbero scappati anche in direzione di altre regioni. Nella zona attorno a Foggia si sono registrati furti di automobili che sono servite ai malviventi per allontanarsi dal carcere.
Dei mafiosi e un omicida a piede libero
Tra i venti evasi di cui, al momento, si sarebbero perse le tracce, ci sarebbero anche dei mafiosi garganici e un omicida. Quest’ultimo risponde al nome di Cristoforo Aghilar, di 36 anni, colpevole di aver assassinato ex e madre. Tra gli appartenenti al clan, invece, c’è uno spacciatore, un rapinatore ed un tentato omicida. Soltanto due persone sono rientrate volontariamente in carcere.