Arrivato il quinto pacco bomba nella capitale: era diretto ad un residence di lusso in una zona di Ponte Milvio.
La capitale registra il quinto pacco bomba nell’arco di pochi giorni. Cosa sta succedendo?
Pacco bomba a Roma
Nuovo pacco bomba nella capitale. La prima busta era esplosa nel centro di smistamento di Fiumicino. L’addetta alle spedizioni era rimasta lievemente ferita ad una mano.
La seconda esplosione era avvenuta in un’abitazione di via Salaria, dove il pacco bomba era deflagrato nelle mani della destinataria. La terza busta esplosiva era indirizzata invece ad un’abitazione di via Balduina.
Poi il sei marzo scorso era arrivato il quarto pacco bomba, questa volta indirizzato ad un’abitazione privata in via Ferdinando Boccea, periferia della capitale.
Secondo i primi accertamenti delle forze dell’ordine, a fabbricare le buste esplosive sarebbe stata la stessa mano.
Le tre donne rimaste ferite nelle prime tre esplosioni sono una dipendente Inail, una ex dirigente amministrativa dell’Università di Tor Vergata e una dipendente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Quinta busta sospetta nella capitale
Nella giornata di ieri una quinta busta sospetta è stata consegnata in un residence della capitale. L’hotel si trova in zona Ponte Milvio. Il portiere del residence, come riporta anche Fanpage, insospettito da quel pacco, ha allertato i Carabinieri di Palombara Sabina.
Il pacco indirizzato al portiere è del tutto simile ai quattro precedenti indirizzati a diversi destinatari, tutti nella zona di Roma.
Al momento gli inquirenti seguono la pista anarchica. Gli ordigni sarebbero stati fabbricati dalla stessa mano. Bombe artigianali, ma di buona manifattura. A far pensare che la matrice sia la stessa per tutti i pacchi è che i caratteri utilizzati per scrivere i nomi dei destinatari siano identici.