Epidemia coronavirus: chi esce di casa e mostra i sintomi del virus rischia l’accusa di omicidio colposo
La crisi sanitaria e l’epidemia del coronavirus impongono ai cittadini italiani di osservare severe limitazioni alla circolazione.
Le pene per chi non osserva le regole stabilite dall’Esecutivo italiano sono davvero severe e non ammettono attenuanti.
Emergenza coronavirus: chi sospetta di avere il coronavirus e non si mette in quarantena
Per tutti coloro che accusano i sintomi tipici del coronavirus (influenza e tosse secca) e non si mettono in quarantena, oltre all’imputazione per violazione dei provvedimenti dell’autorità, si rischia il processo per lesioni o tentate lesioni volontarie, che potrebbe trasformarsi in omicidio doloso pena la reclusione non inferiore a 21 anni.
Chi dichiara il falso nell’autocertificazione
Chi attesta falsamente nell’autocertificazione di doversi spostare per motivi di salute, per esigenze lavorative o per altri stati di necessità rischia la reclusione da uno a sei anni.
Inoltre, è previsto l’arresto facoltativo in flagranza.
Come riportato da Il Sole 24 Ore la stessa pena si applica a chi ha avuto contatti con persone positive al coronavirus e continua ad avere rapporti sociali o a lavorare con altre persone.
L’imputazione è quella di dolo eventuale o di colpa cosciente.
Chi è positivo al coronavirus e non avvisa nessuno
Chi è positivo al test del coronavirus e non lo dice a nessuno, rischia le imputazioni di violazione dell’ordine dell’autorità.
Se si viene a contatto con soggetti a rischio e fragili la pena va dal tentativo di lesioni e/o di omicidio volontario.
La normativa vigente prevede l’applicazione degli stessi principi dei casi delle persone sieropositive che sanno di esserlo, ma non avvisano i partner e non prendono le dovute precauzioni.
Emergenza coronavirus: cosa rischia chi non rispetta la distanza di un metro?
Chi gestisce bar e ristoranti ha l’obbligo e l’onere di adoperarsi per far rispettare le distanze di un metro tra i clienti.
In caso contrario si rischia la sospensione dell’attività.