Emergenza coronavirus: negozi chiusi, ma pompe di benzina aperte in tutta Italia
Ieri sera alle 21.45 il Premier Conte ha annunciato le nuove limitazioni e restrizioni per fare fronte all’emergenza coronavirus.
I distributori di carburante continueranno ad essere aperti, pertanto, chi dovrà spostarsi con la propria auto o mezzo a due ruote per esigenze lavorative, per necessità o per una visita medica, potrà fare il pieno di benzina, gasolio, gpl e metano.
Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri contenente le nuove regole restrittive rimarrà in vigore fino al 25 marzo.
Sarà garantita la distribuzione della benzina, metano, diesel in tutta la Penisola italiana.
Emergenza Coronavirus: “stretta” sulle attività commerciali
Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che sarà in vigore fino al 25 marzo e che ha inasprito le misure di contrasto al coronavirus, prevede la chiusura di molti esercizi commerciali e servizi non essenziali.
Saranno garantiti i beni di prima necessità: alimentari, farmacie e carburanti.
Le serrande della maggior parte degli esercizi commerciali rimarranno abbassate (comprese quelle dei bar, ristoranti, pub, etc.), ma i cittadini potranno contare sul servizio delle consegne a domicilio.
Chiusi i centri estetici, i parrucchieri ed i servizi di mensa che non potranno garantire la distanza di sicurezza (droplet).
Anche i tabaccai, le edicole e i benzinai continueranno a rimanere aperti e a garantire alle famiglie italiane la distribuzione dei beni di prima necessità.
Aperte le fabbriche, ma con protocolli di sicurezza
Continueranno a rimanere aperte le fabbriche, ma solo con rigorosi protocolli di sicurezza.
Nella lettera della Regione Lombardia inviata all’Esecutivo si spiega che
“per quanto riguarda le restanti attività produttive è già stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia”.
Anche i servizi di trasporto continueranno a funzionare e potranno proseguire le attività agricole e zootecniche.