Come evitare la diffusione dell’epidemia a tavola. I cibi a rischio

L’epidemia si può combattere anche a tavola? L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci dice come proteggerci e prevenire il contagio a tavola.

come prevenire il contagio a tavola

 

Quali precauzioni adottare e cosa mangiare per combattere il virus? Di seguito i comportamenti corretti da tenere a tavola.

Stando ai primi riscontri, sembra che la malattia non possa essere trasmessa tramite il cibo. Tuttavia, il virus può annidarsi sugli oggetti, quindi è palese che anche gli alimenti possano diventare veicolo di contagio.

Come prevenire il contagio a tavola

Nonostante per ora non sia stata dimostrata la trasmissibilità del virus attraverso gli alimenti, è consigliabile tuttavia adottare delle precauzioni anche a tavola per ridurre al minimo il rischio di contagio.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di evitare alimenti crudi o anche poco cotti perché potrebbero plausibilmente veicolare il virus. Evitare quindi di mangiare:

  1. carne cruda
  2. latte (non bollito)
  3. pesce crudo
  4. uova non cotte

È sempre consigliabile cucinarli, o riscaldarli nel caso del latte, in modo da uccidere eventuali batteri annidati nei suddetti alimenti.

Anche nella conservazione vanno adottati alcuni accorgimenti, li elenchiamo di seguito:

  • meglio tenere lontani gli alimenti cotti da quelli crudi, in modo che questi ultimi non possano contaminare i primi;
  • nel caso si conservino in frigo, meglio riporli in ripiani diversi e soprattutto meglio conservare quelli cotti in contenitori chiusi;
  • non utilizzare gli stessi utensili per maneggiare gli alimenti

L’accorgimento principale, una delle regole base per prevenire il contagio resta:

LAVARE LE MANI PRIMA E DOPO AVER CUCINATO

Gli accorgimenti sopracitati sono essenziali non solo per debellare eventuali batteri portatori del Covid-19, ma anche e soprattutto per eliminare i batteri di Salmonella o Listeria, spesso riscontrati in diversi alimenti.

La temperatura di 70° è quella ottimale per debellare eventuali batteri presenti all’interno degli alimenti.

Il coronavirus in frigo non resiste al di sopra dei 4°, mentre al di sotto dei -20° ha maggiori possibilità di sopravvivere. Come dimostrano alcuni studi, infatti, al di sopra dei 4° il virus può sopravvivere fino a 3 giorni. Al di sotto dei -20 anche per un periodo di 2 anni.

La cottura, però, resta l’unico metodo sicuro per debellare eventuali tracce del virus.
Per quanto riguarda la frutta e la verdura, il consiglio più importante è quello di lavarle a fondo, nonostante sia più difficile che il virus attecchisca su questa tipologia di alimenti, vista la loro composizione.

La pulizia degli ambienti

Un altro modo per far sì che il virus non si annidi nelle nostre case è quello di pulire a fondo la cucina, utilizzando disinfettanti come l’etanolo, amuchina, candeggina oppure acqua ossigenata allo 0,5%.

È bene adottare queste misure per prevenire il contagio quando si è a tavola, soprattutto se ci si trova a casa in quarantena, o comunque se si sia stati a contatto con soggetti colpiti dal virus.

Applicato quanto descritto, resta essenziale tenere a mente tutti i consigli suggeriti dal Presidente Conte e dall’Oms. Si consiglia quindi di:

  • tenere una distanza di almeno un metro
  • starnutire nei fazzoletti monouso o nel gomito
  • tossire coprendo la bocca

Ma soprattutto: lavare sempre accuratamente le mani.

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