Contagiati da un amico, collega, 7 dipendenti di un supermarket che non potevano stare a casa. Lui è guarito, i 7 amici hanno i sintomi del virus.
Un dipendente di un supermercato positivo al corona, ha contagiato altri 7 colleghi.
Il contagio nel supermercato, quarantena per i lavoratori
L’italia sta vedendo un crescere progressivo dei casi di contagio da coronavirus che ormai hanno superato la soglia di 13mila con circa 1000 morti e 1200 persone guarite.
Al momento le misure attuate dal governo prevedono norme molto restrittive sulla quarantena di tutti e la chiusura della gran parte delle attività non necessarie.
A Fossano in provincia di Cuneo si è registrato un caso di contagio tra colleghi proprio in un’attività rimasta aperta, un supermercato.
La vicenda è trapelata solo ora nonostante risalga ad una decina di giorni fa e ha visto protagonista un dipendente di un supermercato.
L’uomo in seguito a sintomi simil influenzali è rimasto a casa contattando il medico per poter fare il tampone. Quando ha ricevuto l’esito positivo ha subito avvisato la ditta ed è scattata la quarantena per i colleghi che aveva frequentato.
Si è così scoperto che altri 7 dipendenti erano positivi al coronavirus come riporta “La Stampa” e “il quotidiano di Torino” che a sua volta nelle scorse ore ha annunciato di dover chiudere per contagio da coronavirus.
Il dipendente è già guarito dai sintomi ed i sette colleghi invece appaiono sintomatici. Per tutti il tempo di quarantena scadrà il 18 marzo.
Coronavirus e lavoro: aggiornamento della situazione attuale
Il supermercato, che non viene citato ma sarebbe un esercizio noto nella cittadina, ha comunicato di non aver voluto nascondere la notizia e di aver rispettato i protocolli ufficiali per la gestione dei contagi.
“Abbiamo agito rispettando le linee guida della Als”
Hanno comunicato i dirigenti dell’azienda assicurando anche di aver voluto tutelare la privacy dei dipendenti.
Il vertici del supermercato hanno, inoltre, sollevato una problematica che coinvolge anche gli altri lavoratori che per effetto dell’ultimo decreto non possono chiudere: la sicurezza sul posto di lavoro durante l’emergenza sanitaria.
“Non abbiamo potuto chiudere per decreto, in quanto le istruzioni del Governo richiedono la prosecuzione di vendita di generi di prima necessità”.