A Roma arrivano le prime misure economiche per fronteggiare il coronavirus a sostegno delle famiglie.
Anche Acea, agenzia erogatrice dell’elettricità e dell’acqua, ha preso provvedimenti per l’emergenza coronavirus.
Prime misure economiche nella capitale
Emergenza coronavirus: a Roma non si pagheranno le rette per le scuole dell’infanzia e i costi per le mense. La decisione è stata decisa dal Campidoglio che ha messo in atto un decreto per sostenere le famiglie e le imprese.
Verranno rimborsate anche le quote che erano state precedentemente versate. Il provvedimento resterà valido durante il periodo di chiusura e del decreto che prevede il blocco totale dell’Italia. A chiedere questa misura e, tante altre, è stata la Sindaca Virginia Raggi. Tra le altre richieste anche quella che favorisce le attività produttive oltre che i cittadini, al fine di poter alleggerire un poco le famiglie in questo momento di grande difficoltà.
Anche il pagamento della Tari sarà previsto per il 30 settembre 2020, data in cui si pagherà anche la Cosap (prevista per il 30 giugno).
Sospeso il pagamento delle bollette
Anche Acea ha previsto una misura a sostegno delle famiglie in difficoltà predisponendo la sospensione delle utenze e del pagamento delle bollette. L’Acea è l’azienda che si occupa della fornitura di luce e acqua a Roma.
L’Arera, invece, ha previsto di bloccare i distacchi per chi non ha pagato luce, gas e acqua ed è una famiglia o una piccola impresa in tutta Italia. La deroga vale fino al 3 aprile. Come si legge su Fanpage, inoltre, l’Arera ha previsto:
“un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, con disponibilità fino a 1 miliardo, per garantire la sostenibilità degli attuali e futuri interventi regolatori a favore di consumatori e utenti”.