L’imponente esercitazione militare USA chiamata Defender Europe 20 dovrebbe partire a breve ma l’Italia dice no per l’emergenza coronavirus. I dettagli.
L’esercitazione multinazionale Defender Europe 20 sta per partire sotto la guida degli USA che però hanno annunciato di aver ridimensionato la manovra prevista. La posizione dell’Italia è chiara, non parteciperà a causa del coronavirus. Ecco di cosa si tratta e cosa accadrà.
Defender Europe 20: cos’è e chi vi partecipa
L”operazione Defender Europe 20 è un’esercitazione militare della Nato che come annunciato già diversi mesi fa dovrebbe coinvolgere vari Paesi europei.
La manovra nelle previsioni dovrebbe coinvolgere infatti le truppe dei Paesi che hanno firmato il Patto Atlantico, insieme alle milizie USA allo scopo di farle collaborare ed essere pronte in caso di qualunque attacco.
Tra gli obiettivi infatti vi sono il miglioramento delle attività pratiche e logistiche sul campo nonché prove di spostamenti militari attraverso i paesi del Nord Europa come Lettonia, Germania e Polonia.
L’operazione non ha eguali in quanto a presenza di truppe Usa in Europa per la precisione circa 37mila unità totali previste, 20mila solo americane.
A causa della situazione attuale però subirà delle modifiche a livello di Paesi che parteciperanno, come sta emergendo nelle ultime ore.
Ecco cosa accadrà.
Coronavirus ed operazioni militari: cosa cambia per l’Europa?
Defender Europe 20 dovrebbe partire il 27 aprile e durare fino al 22 maggio e dovrebbe svolgersi in Belgio, Lettonia, Lituania, Germania, Paesi Bassi, e Polonia.
Come immaginabile però l’attuale emergenza sanitaria sta costringendo a rivedere progetti di qualunque tipo e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha chiarito la posizione dell’Italia in merito a tale dispiegamento di forze.
“Gli uomini e le donne della Difesa sono in campo senza sosta per fronteggiare l’emergenza sanitaria”
Per il governo italiano dunque la situazione del coronavirus comporta l’utilizzo di forze militari per far rispettare l’attuazione delle ultime disposizioni del decreto appena a varato per cercare di non far dilagare il contagio.
“Ho valutato di non confermare il nostro contributo a DEfender 20”
Charisce Guerini, proprio per tenere a disposizione più forze possibili.
La decisione dell’Italia che è simile a quella di Finlandia e Norvegia non implica il non supporto agli Usa ed all’operazione come è stato ribadito dal governo e riportato da urbanpost.
Gli Usa stessi inoltre hanno annunciato di aver ridimensionato l’operazione proprio alla luce dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia che sta flagellando ogni Paese come riporta Fanpage.