Coronavirus, le misure adottate dalla Gran Bretagna: le disposizioni del premier Johnson

Emergenza Coronavirus: la strategia del Premier britannico Boris Johnson

Il primo ministro Boris Johnson e i suoi consiglieri medici sostengono che l’epidemia coronavirus non può essere contenuta.

Pertanto, è inutile prendere misure così drastiche come quelle prese dall’Esecutivo italiano.

Il Premier Boris Johnson ha detto che la pandemia è la

«peggiore crisi sanitaria di questa generazione e molte persone perderanno i loro cari prima del tempo».

Per questo, il Premier britannico ha deciso di non ricorrere a misure troppo restrittive: le scuole sono aperte e chiuderle

«farebbe più male che bene».

Emergenza coronavirus nel Regno Unito: raggiungere “immunità di gregge”

Chi accusa sintomi anche lievi – tosse o febbre – deve autoisolarsi per sette giorni.

Come riportato dal quotidiano Standard.co.uk sono circa 10.000 le persone infettate dal Covid-19 già nel Regno Unito.

Anche l’allenatore dell’Arsenal Mikel Arteta e il capo della BT Philip Jansen sarebbero risultati positivi al coronavirus.

Il Premier Johnson ha affermato che è fondamentale raggiungere una “immunità di gregge” e lasciare che l’epidemia coronavirus segua il suo corso.

L’obiettivo è quello di raggiungere l’immunità nel corso dell’estate.

Il professor Keith Neal, professore emerito di epidemiologia delle malattie infettive all’Università di Nottingham, ha affermato che i piani aiuteranno a contenere la diffusione del virus.

Se la metà dei 66 milioni di abitanti del Regno Unito contraesse il coronavirus che, secondo l’OMS, causa un tasso di mortalità del 3,4 per cento, i decessi potrebbero essere all’incirca di centinaia di migliaia di vittime.

Nell’ipotesi più pessimistica fino all’80 per cento della popolazione potrebbe essere contagiato dal virus cinese.

Coronavirus nel Regno Unito: in arrivo un pacchetto di misure” nel caso di crisi sanitaria

Il principale consigliere scientifico del Regno Unito, Patrick Vallance, ha dichiarato che il picco dell’epidemia nel Regno Unito potrebbe essere

“aversi tra le 10 e le 14 settimane”.

Il primo pacchetto di misure di contenimento del contagio è arrivato quando il numero di casi confermati nel Regno Unito ha raggiunto il 590.

Vallance ha affermato che è più probabile che al momento ci siano tra le 5.000 e le 10.000 persone infette nel Regno Unito.

Il governo britannico intende presentare entro la prossima settimana una normativa in caso di crisi sanitaria.

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