Non si ferma l’esodo di italiani dal Nord verso il Sud del paese e cresce la paura per i contagi da coronavirus.
La denuncia arriva da Michele Emiliano, presidente Regione Puglia che teme nuovi contagi da coronavirus al Sud, dove i picco è ancora lontano.
L’esodo è inarrestabile
Il coronavirus e le nuove misure del governo, non fermano l’esodo dal Nord della Penisola al sud. La denuncia è arrivata, in particolar modo, da Michele Emiliano che, come si legge su Fanpage, ha affermato sul suo profilo Facebook:
“Di nuovo ondate di pugliesi che tornano in Puglia dal nord. E con loro arrivano migliaia di possibilità di contagio in più”.
Egli ha ammonito i cittadini affinché rispettino la quarantena volontaria di 14 giorni. Sono centinaia le persone che si sono spostate con treni e bus partiti nella tarda serata di ieri.
In particolare, l’esodo ha interessato Milano. Le persone erano dirette principalmente in Puglia, Sicilia, Campania ma qualcuno ha raggiunto anche la Sardegna. In questo modo, l’ipotesi di nuovi focolaio diventa più plausibile. Infatti, l’incubazione del virus va dai 2 ai 7 giorni. Del resto, gli esperti, hanno affermato che il picco al Sud Italia non si è ancora raggiunto. Sui mezzi strapieni, ovviamente, la distanza di sicurezza non sarà stata rispettata. Soltanto in Puglia sono 3000 le persone che hanno fatto ritorno in due giorni.
Esodo verso la Sicilia
Non soltanto la Puglia ma anche la Sicilia ha visto il rientro di molte persone. I viaggiatori avrebbero preso il treno delle 20:10 Milano-Siracusa-Palermo. Nei treni notturni, gli unici disponibili che hanno sopperito alla mancanza di voli, essendo strapieni non si è potuto rispettare le distanze di sicurezza. Le denunce sono arrivate dagli stessi passeggeri.
Ogni persona, prima di mettersi in viaggio, ha dovuto compilare la necessaria autocertificazione che è stata controllata dalle forze di polizia.