L’Iss divulga le nuove indicazioni su come smaltire i rifiuti in caso di contagio da coronavirus, ecco cosa fare e perchè è vietata la differenziata.
La diffusione del coronavirus va limitata con vari accorgimenti, uno di questi riguarda lo smaltimento dei rifiuti domestici. Ecco cosa indica l’Iss in caso di positività e non.
Coronavirus e smaltimento rifiuti: le linee guida
L’Istituto Superiore di Sanità in questo momento di grande confusione e smarrimento per la pandemia da Covid-19 in Italia sta lavorando costantemente per dare indicazioni sempre più precise ai cittadini.
Come riporta Il Sussidiario, citando il sito ufficiale dell’ISS, vengono ora diffuse anche precise indicazioni riguardo al modo corretto di gestire lo smaltimento rifiuti poiché potrebbe essere una pratica a rischio contagio.
Le norme prevedono che per i positivi al tampone per il coronavirus non sia più possibile effettuare la raccolta differenziata.
In tali casi andranno smaltiti tutti i rifiuti secondo la modalità indifferenziata, utilizzando due o tre sacchetti resistenti da chiudere accuratamente.
Vanno poi usati guanti da smaltire poi sempre nell’indifferenziata e stando attenti a non posizionare i sacchetti dove possono essere raggiunti da animali domestici.
Per i negativi invece non cambia la situazione ma viene data l’indicazione che in caso di raffreddore i fazzoletti di carta vadano comunque gettati nell’indifferenziata e che sia comunque meglio utilizzare guanti e sacchetti resistenti.
Buone norme per limitare il contagio
I dati che arrivano dalla Cina confermano come con un buon lavoro di prevenzione del contagio la diffusione della malattia può essere controllata permettendo una gestione ottimale dei casi gravi.
Per fare ciò è necessario rispettare alcune indicazioni che anche nel nostro Paese ormai sono diventate norme obbligatorie.
Le più importanti sono: rimanere in casa ed avere meno contatti possibili con chiunque.
Il lavaggio mani e delle superfici ed oggetti di uso quotidiano, come anche gli smartphone, può poi contribuire al contenimento del contagio.
Tali norme devono essere rispettate in maniera corretta e responsabile oltre che per evitare le dure sanzioni annesse.
E’ prevista infatti la multa di 206 euro e la denuncia penale con rischio di reclusione fino a 3 mesi per la violazione dell’isolamento senza una giusta motivazione( lavoro, salute, necessità).