Governo, sicurezza al lavoro e coronavirus: l’intesa in tredici punti

Un lungo faccia a faccia del Governo insieme alle parti sociali durato tutta la notte che ha portato ad un accordo in tredici punti per i lavoratori.

Governo, sicurezza al lavoro e coronavirus: l'intesa in tredici punti
Coronavirus – Fonte: Pixabay

Tredici punti nell’intesa tra Governo e parti sociali con tutte le misure che devono essere adottate in termini di prevenzione sul lavoro.

I tredici punti dell’intesa con le parti sociali

Nuovi decreti e nuove misure per il nostro Paese fermo a causa della pandemia da Coronavirus. Questa notte è stato raggiunto un accordo con le parti sociali in merito al protocollo di sicurezza per tutti i lavoratori che continuano la loro operatività durante questo momento di grande paura e crisi.

18 ore di trattativa che hanno portato ad una firma e alle parole di Giuseppe Conte:

“L’Italia non si ferma. È stato finalmente siglato  il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro a tutela dei lavoratori”

Ma quali sono i tredici punti di questo documento?

All’interno del documento sono state indicate tutte quante le misure precauzionali che devono essere adottate per evitare contagi mentre si lavora all’interno delle aziende.

Come si evince dai vari media i punti sono i seguenti (riepilogati):

  • È obbligatorio stare a casa in caso di febbre superiore i 37.5, chiamando il proprio medico e le autorità sanitarie
  • Il personale potrà essere sottoposto al controllo della temperatura prima di entrare in azienda
  • L’azienda stessa deve assicurare di effettuare ogni tipo di pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti comuni e non
  • Chi è presente in azienda deve lavarsi le mani con detergenti messi a disposizione dall’azienda
  • Nel caso in cui non sia possibile mantenere la distanza oltre un metro, come da decreto, il personale sarà munito di mascherine – guanti – occhiali – camici e ogni tipologia di dispositivo di protezione
  • Tutte le mense e le aree comuni sono contingentate e si dovrà prevedere la corretta ventilazione dei locali. Non solo, ma anche un tempo di sosta breve e distanza di sicurezza superiore al metro
  • Spogliatoi e area con i distributori automatici sanificati periodicamente e igienizzati ogni giorno
  • Le imprese potranno gestire il lavoro dei propri dipendenti ove possibile in smart working
  • I livelli produttivi potranno essere rimodulati creando al minimo il contatto con le altre persone e creare gruppi distinti
  • Utilizzare gli ammortizzatori sociali e in secondo luogo le ferie arretrate e non utilizzate
  • Non sono consentite le trasferte, viaggi di lavoro sia nazionali e sia internazionali comprese fiere e corsi di formazione. Non sono consentite riunioni in presenza
  • Le aziende sono invitate a gestire gli orari di entrata e uscita in maniera strategica, scaglionando così da evitare contatti nelle aree comuni
  • Nel caso una persona presente sul lavoro presentasse i sintomi del virus, dovrà dichiarare subito lo stato di salute all’ufficio del personale e procedere con l’isolamento dei presenti, contattando le autorità sanitarie competenti
  • Ogni azienda avrà un Comitato per per controllare che ogni punto del protocollo venga applicato con partecipazione dei Sindacati e del Rls.

 

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