Il grande maestro dell’architettura italiana Vittorio Gregotti lascia questo mondo a causa proprio del coronavirus.
Il coronavirus continua a mietere le sue vittime tra cui anche il maestro Vittorio Gregotti. Una vita fatta di eccellenza e opere uniche.
Chi era Vittorio Gregotti?
Nasce a Novara nel 1927 e dopo una vita fatta di studio e una laurea in architettura nel 1952, entra per la prima volta a far parte dello studio BBPR: una prima esperienza che gli cambia la vita.
Una collaborazione professionale e fortunata sino al 1968 con Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino, per poi arrivare alla fondazione della Gregoretti Associati nel 1974.
Non solo, perché durante la sua lunga vita è stato anche docente di Composizione Architettonica all’Università di Venezia, poi alle Università di Milano e Palermo.
Oltre l’Italia anche l’estero con attività accademica a Tokyo, Losanna, Harvard, Filadelfia, Pinceton, Cambridge e molti altri Paesi.
Il maestro morto a Milano all’età di 92 anni
Il grande maestro era ricoverato in ospedale a causa di una polmonite portata dal coronavirus. La notizia è emersa oggi su Facebook con un post di addio da parte di Stefano Boeri Presidente della Triennale.
Il Grande Maestro del’architettura del ‘900 lascia una grande eredità, dalla ristrutturazione del Teatro Fonderia Leopolda sino ai progetti dell’Arcimboldi e altri numerosi siti che porteranno per sempre il suo ricordo.
Tantissimi i messaggi di addio e di ricordo, per un uomo che ha cambiato la storia dell’architettura.
Marina Mazza, la moglie del maestro, è ricoverata alla Clinica San Giuseppe di Milano ma non sono state rese note le sue condizioni di salute.