La bozza del decreto coronavirus è pronta per essere firmata: una misura da 16 miliardi di Euro che porterà aiuti agli autonomi e congedi ai genitori.
Tutte le misure contenute nel decreto coronavirus: dai sostegni alle famiglie ai fondi per l’acquisto di materiale sanitario.
Decreto coronavirus: tutte le misure
Il decreto coronavirus è in bozza. Come evidenzia anche Tgcom24, sono diverse e molteplici le misure contenute nel maxi emendamento. Si va dai congedi parentali ai sostegni per gli autonomi, fino ad un bonus per i lavoratori che nel mese di marzo abbiano proseguito il lavoro in sede.
La bozza del decreto prevede un premio di 100 Euro per i lavoratori, sia del settore pubblico che privato, che abbiano proseguito il lavoro in sede. Un premio esentasse che spetta esclusivamente a coloro che guadagnino meno di 40mila euro l’anno.
Congedi parentali e fondi per l’acquisto di materiale sanitario
Molto importanti anche le misure previste per le famiglie e per la sanità. Il decreto consta di 113 articoli, ma il testo definitivo non è ancora stato sottoscritto, perché sembra siano in corso ancora diverse revisioni al testo.
Ai genitori che hanno figli al di sotto dei 12 anni, saranno concessi congedi al 50% della retribuzione. I congedi parentali saranno validi dal 5 marzo. L’indennità concessa ai genitori sarà di 15 giorni al massimo, mentre per i figli disabili non ci saranno limiti d’età.
I genitori con figli tra i 12 ed i 16 anni si vedranno riconosciuto un congedo non retribuito. Per i lavoratori autonomi ci sarà un bonus una tantum di 500 Euro. L’indennità sarà valida per i lavoratori stagionali, professionisti e collaboratori, oltreché per i lavoratori dello spettacolo.
Fondamentale sarà anche la produzione di materiale sanitario. Le aziende potranno produrre mascherine chirurgiche, inviando una deroga all’Istituto Superiore della Sanità.
Sarà compito poi dell’Iss rispondere entro due giorni circa la rispondenza delle mascherine alle norme in vigore. Le imprese già impiegate nella loro produzione riceveranno degli incentivi.
Il Prefetto potrà requisire alberghi o altre strutture per organizzare la quaarantena dei pazienti che non necessitino ricovero ospedaliero.