Coronavirus, Conte: “Niente sarà più come prima, ma sono orgoglioso degli italiani”

Il premier Giuseppe Conte interviene sull’emergenza coronavirus e su quelli che saranno i prossimi passi del governo.

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Il picco dei contagi da coronavirus non si è ancora raggiunto. Giuseppe Conte si dice orgoglioso degli italiani che collaborano.

Si attende il picco del contagio

Una grande emergenza, che la stragrande maggioranza del popolo italiano sta affrontando con un forte senso di responsabilità. È quanto dichiarato dal premier Giuseppe Conte in una lunga intervista al Corriere della Sera.

I sondaggi danno in crescita i consensi degli italiani per l’esecutivo del premier, il che vorrebbe dire che il popolo italiano approva quanto il governo sta facendo per affrontare l’emergenza coronavirus.

Un’Italia spaccata in due: da una parte quel 62% che sceglie di restare in casa, cantando l’inno nazionale dai balconi, dall’altra i furbetti, quelli che ignorano le regole, provocando assembramenti e rischiando di causare danni altissimi.

Quella percentuale è alta, ma non abbastanza per portare a casa la vittoria. Le prossime saranno settimane decisive, quando arriverà il picco dei contagi che dovrebbero poi iniziare a scemare, come riprova che i comportamenti virtuosi sono indispensabili.

Superata l’emergenza coronavirus, occorrerà un piano emergenziale per la ricostruzione. Sarà guerra a coloro che imporranno prezzi fuori mercato, speculando sui beni di prima necessità.

“Niente sarà più come prima”

ha ribadito il premier, ricordando che occorrerà riformulare le regole del libero mercato.

Quando l’emergenza rientrerà sarà un periodo difficile per l’Italia ed il popolo italiano, ma il governo sta già rispondendo con un pacchetto di norme che aiuteranno l’economia del Paese a sostenere gli esosi costi dell’emergenza.

Tanta è l’ammirazione da parte di capi di Stato esteri per il popolo italiano, che si sta dmostrando una comunità nel senso più empatico del termine.

È per questo che il premier Conte si dice sorpreso delle critiche lanciate da Matteo Renzi, che invita i governi stranieri a non commettere gli stessi errori dell’Italia.

“Io non commento: lascio che giudichino gli italiani”

ha chiosato il premier.

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