A distanza di pochi mesi dal trapianto di midollo osseo, l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, dice la sua sul delicato momento che stiamo vivendo in Italia.
L’allenatore del Bologna si è espresso sulla situazione attuale nel nostro Paese evidenziando come di fronte ad altri problemi come guerre e malattie la quarantena non deve spaventare. Ecco il messaggio toccante di Sinisa Mihajlovic.
La quarantena da coronavirus tra flash mob e denunce
In Italia si attende ancora il picco del contagio da Covid-19 e la situazione nelle varie città per aderenza alle norme della quarantena varate obbligatoriamente dal Governo è ancora insufficiente.
Anche i medici cinesi arrivati in aiuto delle nostre forza sanitarie hanno dichiarato che ancora troppe persone eludono la norma di restare a casa, unico modo per arginare il contagio del virus.
Alcune belle iniziative sia pubbliche che private stanno cercando di alleviare la quarantena obbligatoria come i flash mob che stanno unendo in canti ed esposizione di cartelli tutta la nostra penisola.
Anche dall’estero la solidarietà mostrata in questa quarantena viene apprezzata e portata come esempio per le altre nazioni, come dimostrano i filmati della BBC.
Allo stesso tempo però ancora troppe persone si allontanano dalla propria residenza o domicilio per motivi futili o effettuano vere e proprie fughe verso il Sud o le case di vacanze.
Sinisa Mihajlovic fa forza a tifosi e non
Ovviamente qualora le persone non rispettino la quarantena sarà difficile contenere il contagio e molti personaggi dello spettacolo, dello sport o politici hanno deciso di dare un apporto alla diffusione del messaggio del Premier Conte “Io resto a casa”.
Le parole di Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, hanno colpito nel vivo molte persone, non solo tifosi di calcio.
Come è solito infatti Mihajlovic ha commentato la situazione in modo duro ma pieno di speranza, evidenziando come la quarantena non deve spaventare perché i problemi grossi sono altri.
Si riferisce senza giri di parole alla sua esperienza di due guerre e della recente leucemia che sta affrontando con coraggio, non mostrandosi mai impaurito nonostante le difficoltà.
“Ho fatto due guerre, vissuto le bombe: sarà mai un problema stare a casa?”
Ha detto il CT in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
Mihajlovic ha sottolineato che ovviamente la sua intenzione non sia quella di sottovalutare il problema del coronavirus né di sminuire la difficoltà vissuta da chi è in quarantena ma per lui:
“Dopo mesi in ospedale senza neppure aprire una finestra, stare a casa con la famiglia per me è un privilegio”.
Sinisa ha voluto infatti mandare un messaggio di speranza per il nostro Paese come è solito fare anche nella sua vita con la famiglia ed i tifosi:
“Batteremo il Coronavirus…dopo ci aspetterà un campionato da finire e sarà bellissimo”
ha concluso così l’allenatore del Bologna.