Tsunami Coronavirus: come evitare il contagio ai supermercati
In piena emergenza epidemia Coronavirus tra le poche attività commerciali aperte al pubblico ci sono i supermercati ed i negozi alimentari.
Proprio questi sono i luoghi a maggior rischio di contagio COVID-19: ecco alcuni consigli per evitare il più possibile di entrare a contatto con il virus.
È importante evitare ogni spostamento superfluo, per questo è necessario recarsi al supermercato o ai negozi di alimentari per fare la spesa e solo se strettamente necessario.
Il rifornimento di alimenti e di merci sarà sempre garantito, per questo è bene evitare di prendere d’assalto i supermercati ed evitare gli assembramenti.
La raccomandazione dell’OMS è quella di non recarsi nei punti vendita se si ha febbre superiore ai 37,5 e se si hanno i sintomi tipici del coronavirus (tosse secca, stato influenzale, malessere).
Emergenza Coronavirus: buone regole per evitare il contagio all’interno dei supermercati
Solo se è necessario recarsi al supermercato o al negozio di alimentari si deve seguire le buone norme.
È buona norma indossare i guanti per evitare di contaminare i prodotti, soprattutto nel banco dei prodotti ortofrutticoli.
Durante gli spostamenti da una corsia all’altra è necessario mantenere le distanze di sicurezza.
Infatti, molti supermercati e negozi di generi alimentari fanno entrare solo un certo numero di persone alla volta per evitare assembramenti.
Quando si deve pagare alla cassa, è meglio indossare i guanti per evitare il contatto dei soldi e la mascherina per rispettare il personale (cassiere e cassieri).
Emergenza Coronavirus: i buoni consigli di Letto Quotidiano per fare la spesa
Ecco i nostri buoni consigli da seguire per evitare il contagio del virus cinese:
- recarsi al supermercato e presso i negozi di alimentari solo se strettamente necessario,
- è necessario preferire la spesa online, molte catene offrono questo servizio con la possibilità di beneficiare della consegna a domicilio gratuita,
- anche pizzerie e pasticcerie, nonostante la chiusura prevista dal nuovo Dpcm dell’11 marzo, possono consegnare a domicilio.