L’emergenza coronavirus miete anche un altro genere di vittime: un’infermiera di Venezia si suicida. Assisteva pazienti infetti.
Il corpo della donna, che non ha retto l’emergenza coronavirus, è stato ritrovato alla foce di un fiume.
La tragedia è accaduta a Jesolo
L’infermiera che lavorava a stretto contatto con pazienti affetti da coronavirus, si è suicidata probabilmente perché non ce la faceva più. Il suo cadavere è stato trovato alla foce del fiume Piave, a Cortellazzo. A fare la macabra scoperta è stato un pescatore.
La donna, una 49 enne, lavorava nell’ospedale di Jesolo. Negli ultimi giorni, presentava anche lei i sintomi da covid-19 e si era sottoposta al tampone. Purtroppo, però, i risultati hanno tardato ad arrivare. Per questo motivo, aveva evitato di recarsi sul posto di lavoro. Non è ancora stata resa nota l’identità della donna ma si sa che viveva da sola.
Il ricordo dei colleghi
Non è difficile ipotizzare il perché del gesto estremo della donna. Gli infermieri e i medici sono in prima linea per la lotta a questo virus. Una vera e propria guerra che, con coscienza, non si esimono dal combattere ogni giorno. La mancanza di dispositivi di protezione, come hanno denunciato in molti, poi, rende la paura per il contagio ancora più esasperante.
Carlo Bramezza, direttore generale dall’Ulss4, come si legge su Fanpage, ha ricordato la collega così:
“Era una persona dedita al lavoro, una risorsa insostituibile per i colleghi e per questa Azienda sanitaria. I colleghi dell’ospedale di Jesolo sono rimasti profondamente colpiti e scossi dall’accaduto. A nome dell’Azienda sanitaria che rappresento esprimo il più profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia della nostra infermiera”.