La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, assicura che l’anno scolastico è salvo, nonostante lo stop prorogato almeno fino al 3 aprile per l’emergenza coronavirus.
Lucia Azzolina promette che la pandemia che sta attraversando l’Italia non comprometterà l’anno scolastico: qualsiasi cosa accada, gli studenti non dovranno ripetere l’anno.
L’intervento della Azzolina
Un intervento rassicurante quello della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervistata durante la trasmissione radiofonica Radio Anch’Io su Rai Radio 1. Come riporta anche La Stampa, la Ministra ha promesso che l’anno scolastico è salvo, rassicurando così le centinaia di studenti in apprensione per lo stop delle attività scolastiche almeno fino al 3 aprile.
Non è ancora chiaro quali saranno i possibili scenari che potrebbero delinearsi dopo la serrata prolungata, ma la ministra ha promesso che qualsiasi decisione verrà adottata, sarà in conseguenza alle direttive della commissione scientifica.
L’obiettivo è ovviamente quello di riportare a scuola gli studenti quando non ci sarà nessun rischio per la loro incolumità e quindi nel momento in cui l’emergenza coronavirus sarà rientrata del tutto.
I piani alternativi per l’esame di Maturità
Per la maturità si dovrebbe fare un discorso diverso, visto che il governo starebbe studiando diversi piani nel caso in cui lo stop venisse prolungato anche a maggio.
“Non mi piace la parola “esame semplificato”, gli studenti vogliono un esame serio, in linea con quello che stanno apprendendo”
ha detto la Ministra. Il riferimento è a quelle che potrebbero essere le nuove modalità dell’esame di maturità. La consegna dei diplomi potrebbe avvenire on-line come già sta accadendo per le sedute di Laurea.
Per quanto concerne la formazione a distanza, la Azzolina si è detta consapevole delle distanze, non solo geografiche, della penisola. Ecco perché ha chiesto lo stanziamento di 85 milioni di Euro per l’acquisto di tablet e pc.
Attualmente è in atto un monitoraggio degli Istituti scolastici, per appurare quali abbiano le maggiori carenze e quindi più impellenti necessità.
Il governo si è impegnato a garantire il diritto all’Istruzione, in questo caso a distanza, anche agli studenti meno abbienti.