Da Berlino arriva la scoperta che potrebbe cambiare le sorti della pandemia, il meccanismo che blocca la replicazione del coronavirus. E’ corsa al farmaco.
La lotta al coronavirus potrebbe avere trovato un alleato fondamentale, da Berlino arriva la notizia di una scoperta sensazionale e si è già in azione per la creazione di un farmaco contro la pandemia.
La pandemia da coronavirus: i dati aggiornati
Secondo gli esperti la pandemia da coronavirus non si assesterà definitivamente prima dell’estate ma fare delle previsioni è ancora azzardato.
L’importanza dei sistemi di contenimento adottati dai vari Paesi potrebbe dare i suoi frutti già nelle prossime settimane, a patto che i cittadini facciano la loro parte rispettando le norme.
E’ l’appello accorati sia del mondo politico che scientifico perché al momento l’unica arma contro il Covid-19 è proprio il contenimento del contagio grazie all’isolamento delle persone ed alle norme igieniche.
Il numero dei contagi in Italia nel frattempo continua a salire e la giornata di ieri ha registrato un nuovo triste record di morti: +627 in un solo giorno arrivando così ad un totale di 4023 dall’inizio dell’epidemia.
Berlino annuncia: nuovo farmaco in arrivo
Il mondo medico e scientifico non è ovviamente con le mani in mano ma i laboratori di tutto il mondo stanno lavorando febbrilmente per trovare una cura definitiva.
Due sono le scoperte tutte italiane fino sulla struttura del Covid-19 e la sperimentazione del farmaco contro l’artite reumatoide che sta dando effetti positivi. Ora da Berlino arriva ad una eccezionale novità.
E’ stato infatti scoperto il modo di bloccare la replicazione del virus attraverso l’inibizione della sua proteasi come riporta Tgcom24.
L’enzima che permette al virus una volta penetrato nelle cellule di replicarsi e quindi infettare viene infatti inibita dalla nuova molecola “13B”.
La scoperta è avvenuta a Berlino grazie all’utilizzo di un macchinario innovativo, il sincrotone Bessy.
Ciò permetterà la creazione di un farmaco specifico in grado di bloccare la diffusione della malattia.
I primi test in laboratorio su cellule di polmone umano hanno dato risultati positivi così come le prime sperimentazioni sui topi ma per un farmaco disponibile ci vorrà ancora tempo.
“Se tutto andrà bene il prodotto sarà comunque disponibile per questa epidemia”
Ha dichiarato Rolf Hilgenfeld che coordina lo studio della nuova molecola.