In carcere per l’omicidio di Garlasco che vita conduce oggi Alberto Stasi? Ecco il suo nuovo lavoro ma è mistero sul risarcimento mai arrivato ai Poggi.
La morte di Chiara Poggi avvenuta nel 2007 fa ancora parlare per la controversa figura di Alberto Stasi. Che vita fa oggi in carcere l’unico condannato per il terribile omicidio di Garlasco?
L’omicidio di Garlasco
La giovane Chiara Poggi il cui sorriso tutti hanno imparato a conoscere dalle foto diffuse dopo la morte è stata uccisa in casa sua la mattina del 13 agosto 2007.
La ragazza come hanno evidenziato le indagini conosceva il suo assassino, avendo aperto la porta ancora con indosso il pigiama pur essendo sola in casa.
Genitori e fratello erano in vacanza e a ragazza si trovava sola nella sua villetta in provincia di Pavia, con la compagnia nei giorni precedenti del solo fidanzato.
Proprio Alberto Stasi allora studente universitario di Economia e fidanzato di Chiara venne da subito indicato come unico sospettato per il terribile omicidio.
Fu lui infatti a ritrovare il corpo martoriato di Chiara uccisa con svariati colpi alla testa da un’arma mai ritrovata e la sua posizione, controversa per alcuni elementi come la pulizia delle scarpe o dei vestiti dopo il ritrovamento del corpo o
La nuova vita di Alberto Stasi in carcere, non si placano le polemiche
Dopo tre gradi di giudizio e numerose indagini nel giugno 2017 Alberto Stasi riceve la condanna definitiva a 16 anni dalla Corte di Cassazione per l’omicidio di Chiara.
Ma che vita fa oggi Alberto Stasi?
Il giovane si è laureato in Economia ed in carcere sta vivendo una secondo vita in attesa di scontare gli anni che gli restano.
Secondo quanto emerge infatti Stasi lavorerebbe come centralinista per un’azienda nota da qualche anno.
La polemica scaturita quando si è diffusa la notizia parte dal fatto che Stasi avrebbe ora un normale stipendio di circa mille euro al mese ma non avrebbe ancora versato nulla del risarcimento di circa un milione di euro che il tribunale ha previsto per la famiglia Poggi.
Alberto infatti risulterebbe in realtà nullatenente poiché ha rinunciato all’eredità del padre in favore della madre.
La legge prevede che i 2/5 della retribuzione mensile potrrbbero essere prelevati per il debito ma ancora ciò non è accaduto,
I legali dei Poggi assicurano che faranno il possibile per far ottenere ai genitori di Chiara quanto stabilito.