Cos’è Agrodolce, la soap opera in onda su Rai3 dal 2008 al 2009, annunciata come la degna erede di Un posto al sole e invece rivelatasi un vero e proprio fallimento
Scopriamo i motivi della sospensione della soap opera Agrodolce e il perché si sia rivelata un vero e proprio fallimento!
Il flop di Agrodolce
Nel 2005 Giovanni Minoli ebbe l’iniziativa di realizzare un progetto televisivo che avrebbe dovuto bissare il successo della soap opera Un posto al sole.
Si tratta di Agrodolce, una soap opera trasmessa dall’8 settembre 2008 al 24 luglio 2009 prima della messa in onda di Un posto al sole su Rai 3.
La fiction, però, si è rivelata in pochissimo tempo un fallimento tale da obbligare i vertici Rai alla sospensione, scopriamo i motivi del flop come evidenziato anche da Blasting News.
La mancanza di un set
All’inizio, l’idea era quella di ottenere dei fondi da Sviluppo Italia per creare a Termini Imerese una sorta di nuova Cinecittà. Accantonata questa possibilità, però, si dovette ripiegare sull’uso di una scuola.
Budget enorme
I costi di produzione della soap opera erano enormi e presto si raggiunsero cifre spropositate. Ogni singolo episodio arrivò a costare circa 100.000 euro.
I malumori
La mancanza di denaro necessario alla produzione di Agrodolce iniziò a creare non pochi malumori, diffusi tra i realizzatori della soap e il cast.
Bassi ascolti
La prima puntata della soap registrò un buon numero di ascolti, anche perché Agrodolce era stato pubblicizzato come il degno erede di Un posto al sole. Dopo poco, però, gli ascolti, seppur buoni, non riuscirono a compensare i costi di produzione così elevati.
Staff in cassa integrazione
La situazione tragica, generata dalla realizzazione di una soap opera fallimentare come Agrodolce, causò seri ritardi nei pagamenti e lavoratori in cassa integrazione. Niente poteva salvare la fiction di Rai3, così non rimase altra possibilità che annullarne la produzione.