Una vicenda tragica dovuta alla paura del coronavirus a Fondi. Agricoltore ucciso con una mazza per aver fermato chi usciva dalla “zona rossa”.
L’emergenza coronavirus ha richiesto la restrizione delle norme di contenimento per tutta Italia e per alcune zone ancora di più. Da Fondi chiusa come “zona rossa” per i troppi contagi arriva la notizia di una tragedia impensabile, ecco cosa è accaduto.
Coronavirus a Fondi dopo la festa
La cittadina di Fondi è diventata per ora la prima “zona rossa” del Centro-Sud e la causa del contagio è tristemente nota e sarebbe potuta essere evitabile seguendo correttamente le indicazioni.
A fine febbraio dopo una cena tra amici tra cui uno che aveva un parente rientrato dal Nord il contagio si è diffuso al punto che il 19 marzo si è ritenuto necessario blindare Fondi come una nuova “zona rossa”.
La norma è prevista almeno fino al 5 aprile e comporta il divieto assoluto di allontanamento e di ingresso dal paese come giù accaduto per Vò Euganeo e Codogno, oltre alla chiusura di tutte le attività a parte le essenziali e dei trasporti.
Follia omicida a Fondi per il blocco non rispettato
La tremenda vicenda arriva da Fondi in provincia di Latina e misura il livello di paura e stress dovuti alla paura del contagio.
Un agricoltore 69enne infatti è stato ucciso questa mattina a colpi di mazza da un uomo di origine pakistana.
I due si sono scontrati quando Emilio Maggiacomo, un contadino di Fondi, mentre si trovava a lavoro nella sua vigna, avrebbe notato una macchina che cercava di allontanarsi dal paese sul confine con il comune di Itri.
Alla guida della vettura c’era un 44enne di origine pakistana già noto alle forze dell’ordine del luogo per traffici di droga come riporta La Repubblica.
Il 69enne avrebbe cercato cosi di convincere l’uomo della Lancia Phedra a tornare indietro ma il guidatore avrebbe iniziato ad insultarlo.
La vicenda ha avuto un epilogo tragico poiché l’agricoltore sarebbe stato ucciso mentre era al telefono con il figlio a cui aveva chiesto di telefonare ai carabinieri.
Il figlio corso sul posto ha trovato il padre morto con ancora in mano una tessera sanitaria presa probabilmente nella colluttazione con l’assassino.
Il pakistano è stato così identificato e la Polizia al momento sta vagliando la sua versione.