Le mascherine 3D su misura sono un progetto della Wasp con sede a Massa Lombarda e che presto saranno realizzate.
Il progetto prevede che le mascherine 3D vengano create a partire dalla scansione del volto.
Le mascherine saranno personalizzate
Il progetto delle mascherine 3D è stato studiato da un’azienda di Massa Lombarda, la WASP. Ciascuna mascherina sarà realizzata partendo dalla scansione precisa in tre dimensioni del volto dell’operatore. Ecco perché ogni maschera sarà personalizzata e su misura.
La scansione del volto può avvenire attraverso la tecnica della fotogrammetria realizzata con uno smartphone posizionato alla distanza di un metro. Ciascuna immagine, poi, verrà elaborata dal computer e servirà per ricostruire la mesh del volto del soggetto scansionato. A ciascuna mesh, verrà applicato un modello che fungerà da base e che farà sì che ciascuna mascherina possa essere ergonomica alla perfezione. La realizzazione viene completata con Blender per poter ottenere le 3D.
Il materiale con cui saranno realizzate queste mascherine del futuro è il policaprolactone ovvero PCL che è un materiale bio che non da problemi una volta a contatto con la pelle. Il PCL, infatti, è già in uso in campo medico e può essere stampato senza che ci sia bisogno di una camera calda. Questo perché può fondersi a 100 gradi.
Dopo che la mascherina è stata stampata, deve essere immersa in acqua che ha la temperatura di 60 gradi. Nel corso di questo passaggio, la maschera può essere modellata ulteriormente. Queste maschere avrebbero il vantaggio di non lasciare segni sul volto dovuti al lungo utilizzo.
Le mascherine del futuro
La caratteristica importante delle mascherine 3D è la possibilità di essere riutilizzate dopo essere state disinfettate. Frontalmente, le maschere posseggono un filtro che può essere sostituito. Il filtro, inoltre, permette di scegliere il filtraggio ad hoc. La stampa delle maschere è a cura della Delta WASP 4070 INDUSTRIAL 4.0. Per ciascuna di esse è necessario un processo di stampa che dura 4 ore.
Come si legge su Ravenna Notizie, l’azienda ha comunicato che.
“Con la pubblicazione di questa applicazione tecnica e del suo processo replicabile non vogliamo sostituirci in alcun modo all’utilizzo di presidi medici chirurgici. Il nostro Team è a disposizione per lo sviluppo di progetti tecnico scientifici a servizio della comunità”