La criminologa Roberta Bruzzone fa il punto sui casi di Angela Celentano e Denise Pipitone e consiglia “non cercare lontano”. Ecco cosa è emerso.
I casi di Angela Celentano e di Denise Pipitone due bimbe scomparse nel nulla presentano molte analogie e Roberta Bruzzone dà un importante spunto per le indagini. Cosa ha dichiarato la nota criminologa.
Il caso archiviato di Angela Celentano
La scomparsa della piccola Angela Celentano quando aveva appena 3 anni risale a quel maledetto pomeriggio del 1996 sul monte Faito mentre faceva un pic nic con la famiglia.
Nonostante le indagini serrate la piccola sembrava essersi volatilizzata nel nulla e le moltissime segnalazioni successive sia dall’Italia che dal mondo si sono sempre rivelate dei buchi nell’acqua.
Dalla Procura di Torre Annunziata è recentemente arrivata la richiesta dell’archiviazione del caso a cui si sono fermamente opposti i familiari, convinti che la loro figlia sia ancora viva.
Roberta Bruzzone “Come per Denise”: cosa ha evidenziato la criminologa?
Impossibile non notare analogie con il caso di Denise Pipitone, scomparsa a 4 anni da Mazara del Vallo il 1 settembre 2004 e mai ritrovata.
Anche per Denise la mamma ha lottato ed ancora oggi è fermamente convinta che sua figlia sia stata fatta sparire a causa di invidie e contrasti familiari e Roberta Bruzzone ha rilasciato la sua opinione sull’argomento.
La nota criminologa infatti sulle pagine del settimanale “DiPiù” ha commentato il caso di Angela Celentano:
“Dall’inizio della vicenda sono state moltissime le piste seguite dagli investigatori”.
Le varie piste a cui si riferisce la Bruzzone infatti riguardano anche una possibile adozione illegale che però non ha mai dato dei riscontri certi.
Le versioni dei testimoni oculari, due bambini presenti al momento della scomparsa, Renato allora 11enne e Luca non collimarono mai e non si riuscì a giungere alla verità.
La Bruzzone però sentenzia:
“Non credo che serva cercare molto lontano”
Secondo la criminologa infatti per Angela come per Denise sarebbero coinvolte persone molto vicine alla bambina, qualcuno che diede:
“Attenzioni malevoli e letali..di cui Angela si fidava, per questa ragione si allontanò con lui senza timore.”
Le parole della Bruzzone portano ad una riflessione molto seria e ad uno scenario terribile ma possibile per le due piccole scomparse e per le famiglie ancora in attesa di arrivare alla verità.