Crisi Coronavirus e blocco dell’Agenzia delle Entrate: cosa cambia?
Per evitare assembramenti e code all’interno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate e per evitare il contagio coronavirus per i dipendenti pubblici e per i cittadini sono state messe in atto una serie di misure volte a inibire gli accessi agli sportelli di pubblico servizio.
L’Amministrazione finanziaria, vista l’emergenza Covid-19 è corsa ai ripari e ha bloccato gli atti ispettivi e i versamenti.
Scopriamo in questa guida di Letto Quotidiano quali sono le modalità e le tempistiche.
L’emergenza in corso ha avuto pesanti ripercussioni nel mondo del lavoro, obbligando alla chiusura di diverse aziende.
Emergenza Coronavirus: chiusura uffici dell’Agenzia delle Entrate
Con l’emergenza sanitaria coronavirus il 23 febbraio 2020 è stato chiuso lo sportello dell’Agenzia delle Entrate di Codogno e di Riscossione di Lodi.
Dato l’aggravarsi della situazione, il Direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini ha sospeso le verifiche, la riscossione e i contenziosi tributari, eccetto per le attività di imminente scadenza.
Il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 ha limitato sia l’attività degli uffici degli enti impositori sia quella degli agenti della riscossione.
Gli uffici degli enti impositori sono stati sospesi dall’8 marzo al 31 maggio 2020 i termini relativi alle attività di liquidazione, controllo, accertamento, riscossione, contenzioso e risposta alle istanze di interpello.
La pandemia coronavirus in atto viene considerata un evento eccezionale, per questo l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare gli accertamenti fino a due anni dopo la scadenza prevista per legge, ovvero al 31 dicembre 2022.
Agenzia dell’Entrate: pagamenti differiti al 30 giugno 2020
L’articolo 68 del decreto “Cura Italia” ha disciplinato la sospensione dei termini di versamento dei carichi affidati agli agenti della riscossione.
Pertanto, tutti i pagamenti che scadono tra il giorno 8 marzo 2020 e 31 maggio 2020 sono stati differiti al 30 giugno 2020.
Questo vale per:
- gli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle entrate relativi alle imposte sui redditi e alle imposte sul valore aggiunto;
- le cartelle di pagamento emesse dagli agenti di riscossione;
- i processi di riscossione dell’INPS, anche a seguito di accertamenti degli uffici, effettuati mediante la notifica di un avviso di addebito con valore di titolo esecutivo.
Inoltre, le rate in scadenza il 31 marzo del “Saldo e stralcio” e le rate scadute il 28 febbraio relative alla “Rottamazione-ter” sono state posticipate al 31 maggio 2020.