Coronavirus, non calano le denunce: dai surfisti ai giocatori di carte, le scuse più incredibili

Nonostante le nuove salatissime sanzioni in tutta Italia non calano le denunce per i furbetti che violano i blocchi con le motivazioni più assurde.

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La violazione del divieto di uscita non si arresta nonostante le nuove nome e sono tantissime le denunce delle scorse ore per chi con il suo comportamento rischia di diffondere il coronavirus.
Chi è stato beccato e con quale motivazione.

Ancora troppe le denunce per i furbetti, situazione critica

Il 23 marzo è entrato in vigore il nuovo Dpcm che prevede anche le ulteriori e più dure sanzioni per chi continua a violare le disposizioni del Governo.

Ormai l’hastag #iorestoacasa è presente ovunque e noto a tutti ma pare proprio che non si riesca a rispettare.

Da Nord a Sud continuano a fioccare denunce per chi non rispetta il divieto di spostarsi dal proprio comune solo per motivazioni specifiche e di emergenza, lavoro o salute.

I controlli da parte dell’ordine si sono intensificati registrando su 228mila persone controllate circa 8mila denunce.

Previsti per i controlli anche droni e come annunciato presto di applicazioni per tracciare gli spostamenti di chi è risultato positivo al Covid-19.

Tra i casi più incredibili: un gruppo di persone in provincia di Palermo scoperta a giocare a carte in un magazzino adattato all’occorrenza con tavoli e birre.

Non solo, per svagarsi alcune persone tra i 22 ed i 49 anni sono state sorprese a Scoglitti in provincia di Ragusa sul Litorale della Lanterna, intenti a praticare surf. La loro motivazione dichiarata durante i controlli è stata che sarebbe stato un peccato non approfittare delle ottime condizioni meteo.

Altre denunce sono piovute per chi rientrava in auto da una festa nel foggiano e per chi praticava la pesca in Sardergna.

Anche al Nord le segnalazioni sono in aumento, come accaduto in Liguria dove due uomini provenienti da Torino hanno affermato di dover recarsi ad eseguire lavori di ristrutturazione, ovviamente non necessari.

Flessione dei contagi da coronavirus, OMS “Picco deve arrivare”

La leggera flessione nei contagi e nel numero di morti evidenziato nelle scorse ore da più fonti dimostra che le misure di contenimento adottate dal governo stanno risultando utili.

Anzi le critiche sono per l’aver atteso che i contagi fossero già sui 10mila prima di chiudere tutto ma sia le forze politiche chele autorità sanitarie concordano sull’importanza che tutti facciano la loro parte rispettando i divieti.

Secondo quanto ha dichiarato l’OMS infatti il picco dei contagi in Lombardia è previsto per la settimana in corso e la prossima e poi ci si aspetta un calo.
Ma è anche chiaro che probabilmente non ci sarà solo un unico picco, ma altri successivi nelle varie regioni, ecco perché il rispetto dei divieti anti spostamenti deve essere totale.

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