Stato di emergenza epidemiologica: Revoca sciopero benzinai
Dopo l’annuncio dei sindacati di categoria di uno sciopero dei lavoratori degli impianti di rifornimento carburante, a partire da mercoledì notte, la Commissione di garanzia ha invitato le organizzazioni sindacali a revocare lo sciopero dei benzinai.
I sindacati avevano annunciato lo stop da mercoledì sera sulla rete autostradale, e successivamente anche negli impianti sulla viabilità ordinaria.
Coronavirus, Sciopero benzinai: l’invito del Garante a revocare
“Dopo aver appreso oggi, a mezzo stampa, di una chiusura degli impianti di distribuzione carburante a decorrere da domani, 25 marzo 2020, proclamata dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc Anisa Confcommercio, invita le stesse organizzazioni sindacali a revocare immediatamente l’astensione”,
ecco quanto riporta una nota del Garante.
Il Garante invita tutte le organizzazioni sindacali a revocare lo sciopero dei benzinai considerato lo stato di emergenza epidemiologica dichiarato sul territorio nazionale, dovuto al diffondersi del virus Covid-2019.
In questo periodo di crisi e di emergenza è meglio evitare scioperi che coinvolgano i servizi pubblici essenziali.
Allo stato attuale una protesta non farebbe altro che aggravare la situazione, che risulta essere già abbastanza critica – come riportano anche Messaggero e Huffington.
Benzina ai tempi del Coronavirus: allo studio misure Mit-Mise-benzinai
A seguito della minaccia della serrata dei benzinai a partire da domani sera, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, e il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, sta promuovendo le intese tra i concessionari e i benzinai.
I concessionari autostradali, su richiesta del MIT e del MISE, si sono detti disponibili a sospendere temporaneamente il corrispettivo contrattuale da parte dei gestori di carburante.
In ogni caso dovranno essere assicurati i rifornimenti in modalità self-service.
La revoca dello sciopero dei benzinai trova la sua motivazione principale nell’assicurare la mobilità delle merci e del servizio di trasporto.
Crisi Coronavirus: prezzo petrolio, forti ribassi
I bassi prezzi del petrolio protratti a lungo potrebbero avere ripercussioni sull’industria petrolifera?
“Non è quindi detto che se il prezzo del barile cala per sei mesi chiudono tutto e cambiano mestiere”,
sottolinea Ugo Bardi, Docente di chimica-fisica dell’Università di Firenze.
L’improvviso collasso del prezzo del petrolio, passato in meno di un mese da 55 fino a 20 dollari al barile avrà conseguenze negative nel medio-lungo periodo.