Cambierà ancora il modulo per l’autocertificazione, lo annuncia il capo della Polizia Gabrielli, per far rispettare le nuove norme contro il coronavirus.
Aggiornamenti e nuove norme si susseguono concitate per far fronte all’emergenza da coronavirus. Anche la polizia annuncia la necessità di dover cambiare ancora una volta il modulo di autocertificazione.
Nuova autocertificazione? Gabrielli spiega il perché
Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha specificato che a breve si renderà necessario adottare un nuovo modulo di certificazione che i cittadini dovranno compilare attentamente in ogni sua parte e mostrare durante i controlli come riporta La Repubblica.
In alternativa la polizia fornirà il modulo facendo le ovvie e necessarie verifiche su quanto dichiarato.
Le polemiche attorno al cambio repentino del modulo che è già avvenuto diverse volte, ultima solo 3 giorni fa, ha portato Gabrielli a specificare ai microfoni dei SkyTg24
“Cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo anche per intercettare i quesiti che arrivano dai cittadini”.
Gabrielli ha confermato l’enorme lavoro fatto dalla polizia durante queste settimane per effettuare controlli e denunce:
“Fino a l 24 marzo abbiamo controllato due milioni e mezzo di persone e rilevato 110 mila comportamenti non corretti.”
Tali violazioni sono state sanzionate con l’articolo 650 del codice penale.
Ora dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale le sanzioni saranno riferite all’articolo 260 delle leggi sanitarie e come specifica Gabrielli:
“..Prevede l’arresto da 3 a 18 mesi e una sanzione amministrativa da 500 a 5000 euro”.
Nelle prossime ore si attendano aggiornamenti sul nuovo modulo di autocertificazione.
La pandemia di coronavirus e lo stop forzato delle attività
I dati sul contagio in Italia risalenti all’ultimo bollettino fotografano una situazione ancora in salita anche se si conferma il trend negativo.
Ovvero i contagiati ed i morti pur continuando ad esserci ogni giorni paiono in diminuzione rispetto ad i giorni precedenti.
Secondo l’OMS però il picco ci sarà questa settimana e la prossima e poi si dovrebbe vedere un lento ma continuo calo.
Ciò comporta che sia essenziale in questa fase rispettare le nuove norme varate nel Dpcm del 23 marzo, “Chiudi Italia”.
Anche se difficile bisogna dunque adattarsi alla chiusura di tutte le attività non ritenute necessarie (indicate espressamente nell’allegato al decreto) e rispettare l’isolamento sociale.