Nuove direttive ai supermercati: stop alla vendita di prodotti sfusi. Ecco il motivo di questo divieto.
La grave emergenza sanitaria cagionata dalla pandemia coronavirus ha investito anche le catene di supermercati, all’interno dei quali è scattato il divieto ai cibi sfusi.
In piena emergenza Covid-19 sono state imposte le nuove direttive igieniche che hanno completamento cambiato le abitudini degli italiani.
Con l’emergenza coronavirus sono cambiate le abitudini di spesa dei consumatori italiani: tutte le aziende di distribuzione hanno riportato una crescita nel settore degli utensili di plastica (posate, oggetti monouso, bicchieri).
La maggiore attenzione alle pratiche di detersione personale ha determinato un incremento dei prodotti per la detersione della casa.
Emergenza Coronavirus: perché il “no” alla vendita dei cibi sfusi?
In piena emergenza coronavirus sono cambiate le abitudini di acquisto dei consumatori italiani.
Si è registrano un incremento vertiginoso dei cibi confezionati, che hanno riscosso grande successo, mentre si è registrato un decremento della vendita di alimenti sfusi (pane, frutta, verdura).
La paura degli italiani è preso il sopravvento e ciò ha cagionato una netta riduzione anche dei prodotti a chilometro zero.
Dunque, gli italiani preferiscono acquistare prodotti sigillati che garantirebbero maggiore sicurezza, pulizia e affidabilità.
Anche i prodotti esposti all’aria sono percepiti come meno igienici, a rischio contaminazione e meno durevoli.
Coronavirus: boom plastica usa e getta
In piena emergenza coronavirus le regole igieniche spingono gli italiani ad acquistare prodotti di plastica usa-e-getta.
L’Unionplast della Federazione Gomma Plastica conferma questo trend rialzista di bicchierini di plastica e di posate usa-e-getta.
Emergenza Coronavirus: “balzo” per gli imballaggi per E-Commerce
Come riporta Il Sole 24 Ore le aziende della carta e del cartone aderenti alla Federazione Carta e Grafica hanno rilevato un netto incremento del fabbisogno di packaging del 10,6%.
Un vero e proprio boom per la domanda di imballaggi per l’E-Commerce.
Gli italiani in quarantena “forzata” ordinano prodotti sui principali E-Commerce, per questo il numero di imballi per il settore del commercio elettronico ha segnato un balzo del +73% tra la fine di febbraio e gli inizi del mese di marzo.