L’emergenza da coronavirus ha costretto in case milioni di famiglie e a risentire di più della quarantena sono i bambini, cosa fare per passarla al meglio.
Le norme di isolamento sociale per l’emergenza da coronavirus seppur necessarie per alcune categorie di persone possono risultare molto difficili da accettare. Tra queste in primis i bambini, ecco alcuni fondamentali consigli su come organizzare le giornate in quarantena con i più piccoli.
Scuole chiuse e materiali per i più piccoli non vendibili: le proteste dei genitori
Le scuole potrebbero non riaprire con la scadenza prevista del 3 aprile. Questo è quello che ormai pare l’opzione più probabile ciò che allarma molto i genitori, costretti loro stessi a casa spesso senza possibilità di lavorare e con la necessità di far passare al meglio il tempo ai loro bimbi.
Con i parchi chiusi ed il divieto di allontanamento oltre pochi metri dalla propria abitazione infatti molte famiglie si trovano nell’impossibilità di far fare attività fisica ai bimbi.
Alcune associazioni di genitori di bimbi autistici hanno chiesto delle deroghe per poter portare fuori i bambini con esigenze speciali.
Sui social infine, come riporta anche Tgcom24, sta montando la protesta dei genitori che si trovano ormai senza più materiali di cartoleria sia per le lezioni online sia per intrattenere i più piccoli e con l’impossibilità di procurarsi tali prodotti poiché non possono essere venduti nei supermercati.
10 consigli per gestire senza stress la quarantena con i bambini
Per dare un sostegno ai genitori alle prese con la quarantena dei più piccoli, l’associazione Terre des Hommes ha stilato grazie al suo team di psicologi esperti un elenco di consigli molto utili, ecco quali..
- Evitare il bombardamento di informazioni. Poche e verificate informazioni al giorno sulla situazione che stiamo vivendo è sufficiente per non sovraccaricarli.
- Spiegare senza allarmare. Attraverso un tono calmo e tenendoli alla larga da canali informativi allarmistici, dare le giuste informazioni con linguaggio tarato secondo la loro età
- Essere sinceri ed empatici. Non scordare il lato emotivo oltre che quello dell’informazione, ma accogliere paure e dubbi.
- Essere disponibili alla comunicazione. Capire i messaggi dei bimbi che hanno bisogno di essere ascoltati senza passare loro le nostre ansie.
- Mantenere i contatti durante le separazioni obbligate. Ad esempio in caso di genitori separati e distanti ci si può affidare a vari mezzi come le app o le videochiamate.
- Mantenere contatti con i parenti. Per quanto possibile anche le relazioni con nonni, zii ed il resto del nucleo famigliare dovrebbero essere mantenute come prima della quarantena, con telefonate e videochiamate di gruppo.
- Mantenere e creare routine. I bambini hanno molto bisogno di tempi organizzati con attività semplici ma chiare e condivise con il resto della famiglia.
Ritagliarsi momenti per colorare disegni, o fare piccole attività con schede scaricabili da svariati siti, proprio come succede nella routine scolastica aiuta a gestire il tempo e lo stress in maniera più serena. - Giocare con i figli. Un tipo particolare di routine riguarda il gioco, che non rappresenta mai del tempo perso ma è un’occasione di apprendimento fondamentale. Ritagliarsi del tempo da dedicare al gioco con i propri bimbi anche per combattere lo stress.
- Dare strategie alternative di gestione dello stress. Toccherà ai genitori, come spiegano gli psicologi dell’associazione proporre comportamenti alternativi qualora ne osservino di disfunzionali tipo mangiare continuamente, soffrire di insonnia, assumere comportamenti regressivi ecc. Importante sottolineano gli esperti, mantenere soprattutto in questo periodo le routine di cura personale, come lavarsi, tenere in ordine ecc
- Chiedere aiuto ad un esperto. Non subire l’isolamento e se la situazione diventa difficile da gestire non esitare a contattare un esperto come uno psicologo, un educatore, che potrà dare consigli mirati per superare le difficoltà emotive di questa fase critica. Molti esperti si mettono a disposizione anche online infatti come supporto per i genitori e bimbi in quarantena.