Maxi blitz a Reggio Calabria per il sequestro di kit falsi per le diagnosi da coronavirus. La Guadia di Finanza è riuscita a scovare più di 900 pezzi già pagati dai cittadini online.
Maxi blitz della Guardia di Finanza che ha sequestrato kit per le diagnosi da coronavirus acquistati online e falsi.
I falsi kit per le diagnosi da coronavirus venduti online
In questi giorni di emergenza da pandemia, non è necessario solo fare controlli su chi viola le restrizioni dettate dalle legge ma anche il commercio di dispositivi per la protezione o la diagnosi falsi.
È l’esempio di quanto accaduto all’interno di un centro di analisi biochimico di Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria, dove la Guardia di Finanza ha sequestrato dei kit falsi per diagnosticare il coronavirus. Gli stessi erano privi di qualsiasi tipologia di certificazione e controllo da parte delle autorità sanitarie.
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I kit venivano poi venduti online e i cittadini che pensavano di poter fare il test in autonomia all’interno delle propria mura di casa. Tanti di questi kit erano già stati pagati tramite bonifico bancario anticipato e gli utenti erano in attesa di riceverlo con il corriere.
Le indagini e la denuncia della Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza dopo una attenta indagine è riuscita a fermare la spedizione di questi kit e l’operazione è stata avviata in tutta Italia, individuando la truffa ai danni dei cittadini che cercavano solo una risposta in merito sulla possibile positività o negatività da covid 19.
Secondo quanto riportato anche da TgCom, la Guardia di Finanza ha evidenziato:
“vendere ai cittadini ignari e impauriti dispositivi per i quali non è provata in alcun modo l’efficacia, pone in serio pericolo la salute e l’incolumità pubblica”
Se il test erroneamente avesse dato esito negativo
“avrebbe potuto consegnare patenti di estraneità al contagio a soggetti terzi”
contribuendo alla diffusione del virus.