Coronavirus, tutta Italia con la bandiera a mezz’asta il 31 marzo: significato storico

Per ricordare le vittime da coronavirus, De Caro, presidente Anci, ha promosso per il 31 marzo, che tutte le bandiere siano a mezz’asta.

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In piena emergenza coronavirus, si tratta di un evento dal significato storico.

L’evento è per il 31 marzo alle 12

Per ricordare le vittime del coronavirus, Antonio De Caro, presidente dell’Anci ha proposto un’iniziativa attraverso il suo profilo Twitter da cui si legge:

“Martedì 31 alle 12 bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio osservato dai sindaci d’Italia con la fascia tricolore davanti al proprio Comune. Ci uniamo al presidente della Provincia di Bergamo in segno di lutto per le tante vittime dell’epidemia”.

Un’iniziativa doverosa per onorare le vittime. In base all’ultimo aggiornamento della Protezione Civile di ieri, infatti, le morti da covid-19 continuano a crescere. Tra le vittime anche 39 camici bianchi.

Cosa significa bandiera a mezz’asta

Con questa pratica si fa sì che la bandiera nazionale non venga posta in cima al pennone ma alla metà della sua asta, come dice la parola. Ciò simboleggia lutto.

Le prime bandiere a mezz’asta vennero poste nel XVII secolo e il significato era quello di far sì che la bandiera diventasse, in qualche modo, invisibile alla morte. Tecnicamente, la bandiera viene posta in posizione normale per poi essere abbassata alla metà dell’asta. Stessa cosa quando la bandiera deve essere tolta a fine giornata: prima viene salita fino a sopra per un attimo e poi tirata giù.

E’ pratica di alcuni paesi anglofoni di mettere le bandiere alla metà della larghezza della bandiera stessa.

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