Crisi sanitaria Coronavirus: il primato degli USA nel numero di contagi
Secondo quanto riferito dal New York Times gli Stati Uniti contano più di 82.400 casi di contagio rispetto a qualsiasi altro paese, secondo quanto riferito dalla Johns Hopkins University.
Ci sono stati più di 81.700 casi noti in Cina e 80.500 in Italia.
Oltre 120.000 persone in tutto il mondo sono affette da COVID-19, mentre sono morte più di 23.000 persone.
L’Italia ha riportato il bilancio delle vittime più alto con oltre 8.200 morti.
Trump ha riferito al Fox News che New York conta attualmente 39.000 casi COVID-19.
Il Governatore di New York Andrew Cuomo ha affermato che lo stato ha bisogno di 30.000 ventilatori per far fronte all’afflusso di pazienti.
Lo stato di New York conta più di 39.000 casi e più di 450 persone sono morte per COVID-19 a New York.
Gli ospedali di tutto il paese richiedono più attrezzature per gestire l’afflusso di contagi COVID-19.
Gli operatori sanitari di tutto il paese hanno chiesto ulteriori dispositivi di protezione individuale e ventilatori per trattare il numero crescente di casi contagiati dal coronavirus.
Emergenza Coronavirus negli USA, Trump a Xi Jinping: lavoriamo insieme
“Ho appena concluso un’ottima conversazione con il presidente Xi Jinping. Nel dettaglio abbiamo parlato del coronavirus, che sta devastando gran parte del nostro Pianeta”,
riporta il Presidente Donald Trump in un tweet.
Gli Stati Uniti di Donald Trump collaborano a stretto contatto con la Cina dato che hanno sviluppato molta esperienza e conoscenza del coronavirus.
“Stiamo lavorando a stretto contatto insieme. Molto rispetto!”,
sottolinea il Presidente Trump.
Nel corso della telefonata con Trump il Presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato il fatto che la Cina è stata trasparente e ha condiviso le informazioni sul coronavirus in modo trasparente con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e gli altri Paesi, sin dall’inizio dell’epidemia Covid-19.
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, il Presidente cinese ha assicurato che Pechino non avrebbe perso tempo nel diffondere le informazioni in suo possesso, condividendo il contenimento e la cura del coronavirus.