Il coronavirus è arrivato anche all’ArcelorMittal dove c’è stato il primo contagio di un operaio che si è sentito male durante il turno.
A causa del primo caso di coronavirus, il sindaco di Taranto ha chiesto lo stop.
Un malore mentre era in servizio
Il coronavirus è arrivato anche all’ArcelorMittal di Taranto. Un operaio è stato colto da un malore mentre stava lavorando e i sintomi sono stati subito ricondotti a covid-19. E’ accaduto lo scorso venerdì ed è stato riportato a casa da un taxi. Dopo il tampone, infatti, l’operaio è risultato positivo. Egli lavorava nella sezione impianti di ossigeno, reparto PGT. A comunicarlo è stata la Asl di Taranto.
Soltanto nella serata di sabato, l’operaio è stato ricoverato all’Ospedale Moscati, nel reparto Malattie Infettive. Aveva la febbre ed era in isolamento domiciliare.
Gli operai e le persone che hanno avuto contatti con l’operaio saranno sottoposte a tampone. Inoltre, gli ambienti della fabbrica saranno sanificati.
Sospensione delle attività
Per i sindacati, le attività della fabbrica, dovevano essere ridotte al minimo Intanto, Demetrio Martino, prefetto di Taranto ha disposto la sospensione dell’attività produttiva ai fini commerciali fino al 3 aprile.
Parallelamente, come si legge su Repubblica, il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, sottolinea la sua preoccupazione:
“Avevamo chiesto al prefetto di Taranto, sin dai primi casi di contagio nella nostra provincia, di assumere decisioni sull’ex Ilva per contrastare il coronavirus. Purtroppo le nostre preoccupazioni sembrano essersi rivelate fondate. Invochiamo decisioni immediate e definitive a tutela dei lavoratori dello stabilimento siderurgico e delle loro famiglie”.
Il sindaco, inoltre, chiede che le Asl comunichino efficacemente ai tarantini tutti i dati. Hanno bisogno di comunicazioni rapide e non di vivere, come ha affermato, in un limbo.