Le uova di Pasqua dipinte con colori naturali sono una bellissima rivisitazione della tradizione. Un modo per essere maggiormente eco sostenibili.
Le uova di Pasqua dipinte sono una parte della tradizione per le celebrazioni di questa ricorrenza. Inoltre potrebbe essere un modo creativo per poter far passare il tempo ai più piccoli o perché no, anche ai più grandi in questo periodo in cui dobbiamo stare in casa.
La tradizione affonda le sue radici molto lontano, dato che in alcune culture rappresenta la vita e la fertilità. Ora le uova di pasqua dipinte hanno scopo ornamentale, ma come possiamo colorarle utilizzando colori naturali, non tossiche e biodegradabili.
La tradizione delle uova dipinte
Per poter colare le uova al meglio, dovrete farle sode cioè cotte facendole bollire. Questo servirà per rendere la superficie più resistente, impedendo piccole rotture che rovinerebbero il lavoro. Inoltre le uova sode potranno durare molto di più. Personalmente, io le svuoto facendo due buchini in testa e alla base. Poi le ricopro con un sottile strato di cartapesta, composta da piccoli fogli di giornale e colla vinilica.
Rosso, arancione e giallo
Sono molti gli ingredienti che possiamo rubare alla cucina per ottenere questi colori, che ci danno delle tinte brillanti e sgargianti. Tranne in caso d’intolleranze, non sono tinte tossiche per l’uomo e sicuramente non sono presenti sostanze chimiche.
Possiamo usare lo zafferano per il giallo, mentre il rosso la cipolla rossa a pezzi e l’arancione con una cipolla bionda (con la buccia), ottenendo colori dalla tonalità molto calda. Il procedimento è semplice, potete immergere l’uovo in acqua fredda in un pentolino, aggiungendo mezzo bicchiere di aceto bianco, gli ingredienti detti in base al colore scelto e far bollire per 10 o 15 minuti. L’aceto bianco servirà come fissante del colore scelto Più tempo le lasciamo, più intenso sarà il colore. Lasciamo raffreddare e poi per rendere più brillante il colore possiamo spennellare un piccolo strato d’olio di oliva.
Altri ingredienti: il rosso può essere ottenuto anche grazie alla barbabietola, karkadè. L’arancione con il succo di carota, calendula lasciata in infusione. Infine per il giallo se non volete utilizzare il costoso zafferanno, un’infuso alla camomilla oppure curcuma sciolta in acqua.
Viola, verde, blu e marrone
La superficie porosa dell’uovo ci viene in aiuto. Il viola si ottiene dall’infusione dell’uovo con foglie di cavolo portando ad ebollizione per 10 o 15 minuti, scegliendo la tonalità di nostro gusto.
Per il verde possiamo utilizzare diverse foglie, come ad esempio il prezzemolo, spinaci o bieta aumentando il loro numero in base all’intensità che vogliamo.
Per il blu possiamo utilizzare un frullato o un pesto ottenuto di lamponi, mirtilli o altri frutti di bosco scuri, fiori di malva o bacche di sambuco. Ovviamente dovremo far bollire in acqua aggiungendo questo pesto sempre per 10-15 minuti scegliendo la tonalità.
Per il marrone possiamo utilizzare caffè e tè nero caldi, mettendo l’uovo a bollire direttamente nelle bevande.
Anche in questo caso per fissare il colore, possiamo aggiungere un mezzo bicchiere di aceto bianco. Inoltre per ottenere un colore brillante, possiamo ricoprire con uno strato sottile di olio di oliva.