Amazon: chiusura di alcuni magazzini negli USA per contagi coronavirus
Emergenza Coronavirus: i contagi Covid-19 crescono sempre di più all’interno dei magazzini del colosso dell’E-Commerce Amazon.
L’emergenza coronavirus non sta risparmiando di certo nessuno: la società di Jeff Bezos è alle prese con un numero crescente di contagi sparsi per i suoi magazzini.
Sono ben undici le strutture interessate negli Stati Uniti, anche in Italia si registra un caso presso gli impianti di Passo Corese, a Rieti.
La dipendente risultata positiva sarebbe asintomatica e avrebbe già avvertito la sua rete di contatti all’interno del magazzino e fuori dal contesto lavorativo.
Il moltiplicarsi dei casi di contagi Covid-19 ha costretto la società di Bezos a chiudere più magazzini.
Ciò potrebbe cagionare ancora più ritardi nelle spedizioni, che presentano tempi molto più lunghi del solito.
Emergenza Coronavirus nei magazzini Amazon: primo caso do contagio a New York
Secondo quanto riportato dal quotidiano Cnet, la fine della scorsa settimana Amazon ha confermato il primo caso di contagio Covid-19 in un magazzino americano, situato nel Queens, a New York, nel cuore dell’attuale epicentro del virus del paese.
I dipendenti di Amazon in almeno 10 magazzini negli Stati Uniti si sono rivelati positivi per COVID-19.
I dipendenti Amazon risultati positivi al test Covid-19 lavorano nei magazzini di Staten Island e Queens, New York; Shepherdsville, Kentucky; Jacksonville, in Florida; Katy, Texas; Brownstown, Michigan; Moreno Valley, California; Joliet, Ill; Wallingford, Connecticut; e Oklahoma City, secondo quanto riporta Washington Post.
Alcuni di questi magazzini sono stati chiusi per la sanificazione e alcuni dipendenti, che erano in stretto contatto con i contagiati, sono stati messi in quarantena.
Secondo quanto riferito, il magazzino del Kentucky aveva tre casi, mentre gli altri magazzini avevano ciascuno un singolo caso di contagio Covid-19.