Emergenza alimentare in piena crisi coronavirus: in arrivo i Buoni Spesa ai Comuni
In piena emergenza coronavirus entro la giornata di martedì 31 marzo arriveranno alle casse dei Comuni 400 milioni di euro.
Si tratta di una somma destinata a finanziare i buoni spesa e fronteggiare l’emergenza alimentare.
Per quanto concerne il criterio di ripartizione delle risorse l’80% del fondo sarà distribuito in base alla popolazione, mentre la restante percentuale si concentrerà nelle zone più povere.
Le risorse arriveranno entro martedì, salvo ulteriori ritardi, poi i Sindaci e i Servizi sociali dovranno individuare i nuclei familiari a cui riservare il buono spesa.
Emergenza alimentare in piena crisi coronavirus: ammontare del Buono Spesa
A quanto ammonta l’ammontare del Buono Spesa? Tenendo conto del fatto che l’ammontare delle risorse stanziato dallo Stato ai Comuni è pari a 400 milioni di euro, il valore del buono spesa erogato dovrebbe essere pari a 400 euro.
Ovviamente, ci vorranno alcuni giorni prima che i Comuni possano individuare i nuclei familiari a cui riservare il buono spesa.
L’ufficio dei Servizi Sociali di ciascun Comune individuerà la platea dei beneficiari e verrà data priorità a chi non sia già destinatario di altro sostegno pubblico.
Emergenza alimentare: più soldi nelle aree più povere
Per combattere la povertà in piena emergenza coronavirus e per evitare l’insorgenza delle disuguaglianze sociali, il Governo Conte, in piena emergenza coronavirus, cerca di offrire una misura di sostegno economico alle famiglie italiane, in particolare a quelle del Meridione.
Già il Ministro per il Sud e la coesione territoriale nel Governo Conte, Giuseppe Provenzano, aveva lanciato l’allarme ed esternato la preoccupazione della crescita delle condizioni di disagio nelle aree deboli.
Lo Stato deve prendersi cura di tutto il “tessuto sociale” e
“lo deve fare adesso con misure universali e immediate di sostegno”.
In un momento di difficoltà economica come quello in cui stiamo vivendo stanno già arrivando centinaia di richieste da famiglie in difficoltà.
“È un provvedimento a zero burocrazia e permetterà di dare una risposta immediata dai servizi sociali per quelle persone che non possono accedere ai beni essenziali.”,
sottolinea Antonio Decaro, Sindaco di Bari e presidente dell’Associazione comuni italiani.