Rischiano il carcere per pandemia colposa ben 272 persone denunciate nelle ultime ore per aver violato la quarantena da coronavirus. Ecco gli ultimi dati.
I dati riguardanti le denunce delle ultime ore continuano a crescere nonostante l’inasprimento delle norme anti diffusione del coronavirus. Ben 272 persone rischiano il carcere e sono migliaia le multe.
Il Dpcm verrà prolungato?
Come ha spiegato bene il Premier Conte la chiusura delle attività e la restrizione degli spostamenti sono state misure necessarie e valutate con gravità graduale seguendo la curva dei contagi.
Quando la situazione lo ha richiesto infatti l’Italia prima in Europa, ha adottato misure contenitive molto rigide ma necessarie.
Il decreto ha dunque sancito il divieto assoluto di spostamenti a parte rari e motivati casi e la chiusura di tutte le attività non necessarie.
Secondo i bollettini degli ultimi giorni, il numero di contagi è di 75.528 totali per 11.591 morti e 14.620 guariti come riporta Il Corriere. Questi dati, forniti dalla Protezione Civile confermano la leggera ma costante flessione che,può dare una nota positiva anche se non deve far abbassare l’attenzione.
Il Governo dati gli incoraggianti risultati sta dunque meditando di continuare con le restrizioni attuali dopo la scadenza del 3 aprile e di considerare eventuali riaperture graduali dopo Pasqua.
Multe e denunce situazione non si arresta
La situazione però non può e non deve essere presa sottogamba come stanno ribadendo sia politici che comitato tecnico sanitario, ma a quanto risulta dai controlli la violazione delle norme continua a rimanere una procedura diffusa.
Solo nelle ultime ore infatti i controlli hanno portato ben 272 denunce a carico di altrettanti cittadini che da Nord a Sud hanno violato la quarantena.
Nel periodo dal 26 al 30 marzo infatti in moltissimi hanno lasciato la quarantena per fare la spesa o passeggiare.
Il problema è che erano positivi al coronavirus e dunque avevano l’obbligo assoluto di non lasciare la propria casa nemmeno i motivi di necessità.
Il rischio per loro è molto alto: l’accusa è infatti di pandemia colposa e rischiano una condanna fino a 4 anni come riporta Tgcom24.
Altre migliaia di persone sono state denunciate e hanno avuto sanzioni fino a 3.000 euro.
Le denunce complessive pur gradualmente rallentando in questi giorni come riporta il sito del Ministero sono comunque molto alti e fanno preoccupare per possibili scoppi di nuovi focolai che contribuirebbero a complicare l’emergenza sanitaria in atto.