La morte di Valeria Cherubini la vicina di casa dei Castagna rimasta coinvolta nella strage di Erba è avvolta da un inspiegabile mistero.
La strage di Erba ha coinvolto molte persone innocenti, tra le vittime anche Valeria Cherubini. Ora emergono particolari agghiaccianti che gettano ulteriori ombre sulla dinamica degli omicidi.
Valeria Cherubini gridò con la lingua tagliata?
Il caso di Erba fa ancora molto discutere e della vicenda si sta occupando già da tempo il programma di Italia1 Le Iene.
Nel corso dei vari servizi dedicati a questa tragedia sono stati sollevati molti dubbi primo dei quali riguardante i colpevoli materiali degli omicidi.
Secondo la tesi portata avanti dalle Iene l’ipotesi che Rosa ed Olindo non siano i veri responsabili non sarebbe da scartare per molti indizi non sufficientemente analizzati durante i processi.
Uno di tali indizi riguarda proprio la morte di Valeria Cherubini, che abitava con il marito superiore all’appartamento di Raffaella Castagna.
La donna, secondo la dinamica ufficializzata durante le indagini è agghiacciante e apparentemente illogica come svela la criminologa Roberta Bruzzone ad urbanpost.
“Per quanto riguarda l’aggressione alla signora Cherubini siamo alla fantascienza”.
Secondo la ricostruzione basata sulla confessione di Rosa ed Olindo infatti Valeria Cherubini sarebbe stata colpita davanti alla porta della Castagna.
In seguito però sarebbe risalita al proprio appartamento, perdendo pochissimo sangue pur avendo ferite profonde alla testa, alla gola e con la lingua tagliata.
Una volta nel suo appartamento si sarebbe accasciata perdendo solo a quel punto un’ingente quantità di sangue.
Il primo soccorritore arrivato nella palazzina però l’avrebbe sentita gridare svariate volte “Aiuto” e dunque ciò non collima con la ricostruzione ma può avere senso solo se si ipotizza che gli assassini non siano Rosa ed Olindo.
Chi ha ucciso la Cherubini doveva infatti essere ancora presente nel palazzo e non essere uscito per le scale a quel punto incendiate.
La strage di Erba, tutte le vittime
11 dicembre 2006 morirono in una maniera orribile ben 4 persone e una restò gravemente ferita, in una palazzina della cittadina di Erba.
Il pluriomicidio aveva come obiettivo la famiglia Marzouk che abitava al primo piano.
Morirono uccisa Raffaella Castagna 30 anni moglie di Azouz Marzouk, e con lei il piccolo Youssef di soli 2 anni e la nonna Paola Galli di 60 anni.
Inoltre vennero coinvolti probabilmente perché sorpresero gli assassini, Valeria Cherubini e suo marito Mario Frigerio.
Aggrediti a colpi di mazza e con svariate coltellate, solo Frigerio si salvò per una casualità e fu il maggior accusatore di Olindo Romano.