Coronavirus, aggiornamenti dal mondo: per l’OMS è in arrivo il picco

Evoluzione dei contagi da coronavirus nel mondo, ecco tutti gli ultimi aggiornamenti in scala mondiale e l’avviso dell’OMS sul picco in arrivo.

coronavirus nel mondo
coronavirus nel mondo-immagine pixabay

La pandemia da coronavirus ha interessato ormai tutti i continenti, vediamo gli aggiornamenti dal mondo nel dettaglio e cosa ha dichiarato l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’Oms avvisa: “Il picco è in arrivo”

L’Organizzazione Mondiale della Sanità dopo aver dichiarato lo stato di pandemia a causa del nuovo Covid-19 ora dà un nuovo annuncio.

I contagi nel mondo stanno per arrivare al milione in tutto il mondo e l’Oms ha annunciato che si tratterà del picco.

In seguito dunque ci si aspetterebbe un calo dei casi di contagio ma si valuta con attenzione l’epidemia di ritorno, come alcuni casi in Cina attualmente pongono come problema.

Secondo la John Hopkins University i contagi totali sono 935.817, con 42.208 morti e  193.700 persone guarite.

I dati dei contagi nei maggiori Paesi

Negli USA i numeri dei deceduti sono arrivati a 5000 portando il Paese al terzo posto nel mondo.
Se da un lato accusano la Cina di aver fornito dati non corretti sui contagi, dall’altro pare abbiano acquistato materiale di protezione dalla Russia.
A Los Angeles il sindaco ha ordinato ai cittadini di indossare sempre una mascherina quando escono anche se i presidi inziano a mancare.

In Europa le più colpite restano Italia con 110.574 positivi e Spagna con 104.118 con 95mila solo nelle ultime ore.
Quest’ultima registra anche un numero esorbitante di disoccupati a causa dell’emergenza sanitaria, circa 302mila solo nel mese di marzo.

In Francia altro Paese europeo molto colpito i decessi sono arrivati a 1011 come riporta Il Fatto Quotidiano.
Il virologo André nella conferenza stampa ha annuciato un totale di 15.344 contagiati totali.

Nelle Filippine la metà almeno degli abitanti si trova in stato di quarantena obbligatoria ed il presidente Rodrigo Duterte ha intimato agli agenti di polizia di sparare su chi viola i provvedimenti e sia causa di scontri.

La polizia però si rifiuta di farlo come afferma Archie Gamboa il capo della polizia.

Ad Israele infine i servizi segreti hanno il compito di trovare materiali e presidi utili per l’emergenza da coronavirus. Il Premier Netanyahu appena uscito dalla quarantena dovrà rientrarvi poiché ha avuto contatti con il ministro della Sanità Yaakov Litzman positivo al tampone.

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