Continuano le denunce per chi viola le norme per contrastare il contagio da coronavirus, da tutta Italia le notizie dei casi più impensabili.
Tra circolari e precisazioni dal Governo la situazione delle violazioni delle norme anti coronavirus continuano ad essere numerose. Ecco le ultime denunce provenienti da tutta Italia.
Dpcm prolungato fino al 13 aprile
Nonostante i dati registrati annunciano che il picco di contagi è ormai prossimo come ha dichiarato L’ Oms, la situazione nel mondo e in Italia non è ancora sotto controllo.
Il Premier Conte ha confermato ieri sera che le norme applicate dal Dpcm del 9 marzo continueranno almeno fino al 13 aprile.
Come ha ribadito Angelo Borrelli in conferenza stampa dunque non si uscirà nemmeno a Pasqua.
Ciò è importante per non rendere vani gli sforzi di contenimento del virus fatti fino ad ora.
Le denunce più impensabili
Nelle ultime ore sono giunte notizie di continue denunce per quanti hanno violato le disposizioni del Dpcm, incuranti di multe e sanzioni penali.
Il fenomeno è presente d Nord a Sud ed alcuni casi hanno fatto parlare molto.
Emblematico è il caso che riguarda anche il vicesindaco di Caldarola un paese in provincia di Macerata.
Giovanni Ciarlantini è stato infatti bloccato a circa 30 Km dalla sua abitazione intento a fare jogging. Come da procedura ha ricevuto una multa di 350 euro ed in seguito ha rassegnato le dimissioni.
Lo stesso sindaco Luca Giuseppetti aveva da poco invitato i cittadini a rispettare le norme:
“Vedo troppa gente in giro..mi sono rotta le palle..”
A Caivano in provincia di Napoli invece gli agenti hanno scoperto un barbiere che continuava la sua attività multando lui ed i clienti che erano presenti.
Ma non solo violazione all’isolamento, una denuncia per procurato allarme è stata comminata anche ad una donna di 57 anni che in posta ha dichiarato di avere la madre malata di coronavirus facendo scappare gli altri clienti impauriti.