Coronavirus, truffa online sulle mascherine “fantasma”: nei guai un imprenditore

Mascherine ed igienizzanti pagati a prezzi vantaggiosi e mai recapitati: è la truffa scoperta dalle Fiamme Gialle in piena emergenza coronavirus.

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La Guardia di Finanza di Vercelli ha scoperto un raggiro sulla vendita di dispositivi medici, tra cui mascherine ed igienizzanti, per contrastare il coronavirus.

Mascherine fantasma a prezzi vantaggiosi

Dispositivi medici a prezzi competitivi: è la truffa messa in atto da un imprenditore di Vercelli, che questa mattina è finito in manette.

Come evidenzia anche La Stampa, sono state oltre mezzo milione le mascherine fantasma vendute on-line e mai recapitate. Le vittime, da farmacisti a enti comunali, hanno pagato per avere prodotti assolutamente inesistenti.

A scoprire la truffa, sono state le Fiamme Gialle di Vercelli, che hanno smascherato un raggiro da oltre un milione di Euro. A tradire l’imprenditore, è stata la vendita online da 20 milioni di mascherine al governo svizzero.

La Guardia di Finanza ha fermato il raggiro, prima che l’ideatore riuscisse a metterlo in atto.

Truffate oltre 250 persone

Le persone raggirate sono state oltre 250. Tra loro farmacisti, rappresentanti di enti comunali, infermieri ed associazioni di volontariato.

Molte delle persone raggirate avevano già denunciato la truffa. L’imprenditore però riusciva a tirarla per le lunghe, raccontando che la merce era ferma all’aeroporto di Caselle e sarebbe arrivata di lì a qualche giorno.

Le stesse parole, raccontate a tutti quelli che chiedevano spiegazioni in merito ai ritardi registrati nel recapitare i dispositivi.

Lo scorso fine settimana, gli uomini della Guardia di Finanza di Gioia Tauro avevano sequestrato, all’interno di un centro di analisi biochimico, dei kit falsi per diagnosticare il coronavirus.

I kit erano privi di qualsiasi certificazione e controllo da parte delle autorità sanitarie.

I kit arrivavano poi nelle mani di ignari cittadini che, pensando di fare validi test per il coronavirus, che in realtà non avevano alcun riscontro reale.

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