Il caso dell’infermiera di Macerata morta carbonizzata nella sua auto è stato archiviato ma ora spunta un dettaglio sul biglietto d’addio alle figlie.
Risale al 2009 il caso dell’ infermiera trovata morta nella sua auto a Macerata. Nuovi dettagli potrebbero far riaprire il caso? Gli aggiornamenti sulla morte di Claudia Bartolozzi.
Claudia Bartolozzi, l’infermiera morta carbonizzata
La giovane infermiera Claudia Bartolozzi residente a Macerata ha perso la vita nella sua auto data alle fiamme mentre tornava a casa intorno alle 5.45 del 29 ottobre 2009.
L’ipotesi avvallata dagli inquirenti e che poi portò all’archiviazione del caso fu quella del suicidio ma la famiglia ha sempre rigettato con forza tale ipotesi.
Giuseppina e Basilio i genitori della giovane hanno affidato il caso all’avvocato Alessandro Caruso Frezza che grazie a diverse indagini sia tecniche che sulla grafia ha presentato istanza alla Procura della Repubblica.
Secondo l’avvocato si tratta di omicidio premeditato e la prima udienza contro l’archiviazione del caso è avvenuta il 2 dicembre 2019.
Nuovi particolari sul caso di Macerata
I familiari dell’infermiera 33enne non hanno mai creduto all’ipotesi del suicidio perché la giovane non aveva mai mostrato motivi per fare un gesto simile. Claudia appariva gioiosa, contenta del suo lavoro e con nuovi progetti per il suo futuro.
L’ipotesi che abbia dato lei alle fiamme la sua auto sulla via contrada Alberotondo dunque non convinceva la difesa.
L’avvocato Frezza allora quando ha preso in mano i fascicoli ha affidato ad un team di esperti nuove analisi.
Una perizia grafologica in particolare effettuata sul bigliettino d’addio trovato nell’auto ed indirizzato alle sue figlie, escluderebbe che sia stata Claudia a scriverlo.
I risultati sono stati presentati alla Procura che nonostante l’importante indizio ha comunque ritenuto di dover archiviare definitivamente il caso come riporta Leggo.
La famiglia però come emerso nella trasmissione di Federica Sciarelli Chi l’ha Visto non si arrende e continua pur dopo tanti anni a chiedere la riapertura del caso.