Carceri italiane, il magistrato: “Rischio epidemia da coronavirus”

Il coronavirus nelle carceri italiane rappresenta un rischio e le carceri andrebbero alleggerite. A sottolinearlo è stato il Pg della cassazione.

coronavirus carceri

C’è rischio epidemia da coronavirus nelle carceri e, secondo i magistrati dovrebbe rimanerci soltanto chi è pericoloso.

Rischio epidemico

Coronavirus e carceri:parla il magistrato Giovanni Salvi, Pg della Cassazione e si rivolge a tutte le Corti d’appello. Come si legge su TgCom24, egli ha scritto:

“E’ concreto ed attuale il rischio epidemico e occorre incentivare la decisione di misure alternative per alleggerire la pressione. Mai come in questo periodo va ricordato che nel nostro sistema il carcere costituisce l’extrema ratio e deve rimanerci solo chi è pericoloso”.

Secondo il magistrato, dunque, dovrebbero essere adottate delle misure che permettano di alleggerire le carceri. Si potrebbero sfoltire le presenze non assolutamente necessarie. Una strategia, potrebbe essere quella degli arresti domiciliari, ad eccezione per i casi considerati gravi.

Bisogna fare presto

Per Salvi non c’è molto tempo poiché il rischio è dietro l’angolo. L’obiettivo da mettere in campo è quello della tutela della salute pubblica.

Che il coronavirus sarebbe arrivato anche nelle carceri era inevitabile. A seguito del primo deceduto morto in ospedale a causa del covid-19, a Bologna, qualche giorno fa, i sindacati della polizia penitenziaria UilPa lanciano l’allarme. I sindacati sostengono che i contagi potrebbero essere soltanto alla fase iniziale nelle strutture detentive.

Sulle basi dei dati diffusi dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sono 21 i contagiati, 17 dei quali sono in isolamento in camere singole nelle case di detenzione. I dati più preoccupanti riguardano gli agenti di polizia penitenziaria: ovvero 116 contagiati e due vittime.

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