Per Giuseppe Conte i lavori tecnici ipotizzati dalla Ue per superare la crisi “non sono all’altezza della situazione”, ecco la replica alla Von del Leyen.
Giuseppe Conte interviene dopo la polemica sui coronabond proposti dall’Italia e risponde alla Von der Leyen, Ecco cosa ha dichiarato il Premier in un’intervista.
Il messaggio della Von der Leyen
Mentre l’emergenza da diffusione del coronavirus continua ad allarmare i Paesi Europei, l’Unione Europea ha risposto alla proposta avanzata dall’Italia sui coronabond.
Ursula Von der Leyen a capo della Commissione Europea ha voluto dare nelle scorse ore un messaggio volto a placare gli animi e le divisioni all’interno della Ue.
La Von der Leyen ha ammesso che l’Europa inizialmente non ha preso nella giusta considerazione la situazione che riguardava L’Italia, da subito colpita molto duramente dall’emergenza.
Però dichiara che ora l’Ue si sta rendendo disponibile al sostegno delle necessità.
“Nell’ultimo mese, la Commissione europea non ha lasciato nulla di intentato per aiutare l’Italia.”
La VOn der Leyen sottolinea che 25 Pesi hanno mandato milioni di mascherine per Italia e Spagna così come agevolare gli scambi e il finanziamento di un vaccino.
In più, la proposta di cui si sta occupando la Ue riguarda la creazione di una “cassaintegrazione europea” come riporta La Repubblica.
Conte risponde: “Uè è al bivio”
Il Premier Conte ha deciso di replicare sempre attraverso le pagine di Repubblica ed ha ringraziato la Von der Leyen per le parole di sostegno e conforto alla situazione drammatica vissuta dagli italiani.
Nonché per il riconoscimento che la nostra forza ha portato l’Europa ad una riflessione ormai necessaria.
“Cosa è disposta a fare l’Europa non per l’Italia ma per sé stessa”
Conte fa notare che i lavori tecnici che sono stati proposti non paiono all’altezza della dura situazione che si sta vivendo.
Per Conte:
“E’ il momento di mostrare più ambizione, più unità e coraggio”.
E aggiunge rimarcando le proposte fatte all’Unione Europea:
“Per questo ho lanciato la proposta di un’European Recovery Bond”
Ovvero dei titoli di Stato europei per finanziare le spese affrontate per l’emergenza e prendere ad esempio l’azione di altri Paesi come ad esempio gli USA.