Il detenuto evaso dal carcere è ancora libero ma pericoloso. Chi è il ricercato Cristoforo Aghilar accusato dell’omicidio di Filomena Bruno?
Durante la protesta esplosa il 9 marzo nelle carceri a causa della disposizione di interrompere i colloqui anche Cristoforo Aghilar è evaso dal carcere in cui era detenuto per l’omicidio di Filomena Bruno. Ecco la sua storia e perché è pericoloso.
Detenuto evaso per coronavirus, aggiornamenti
L’emergenza da coronavirus ha generato anche alcune emergenze sociali.
Una di queste ha riguardato la protesta nelle carceri, generata dal divieto temporaneo imposto dal Governo ai colloqui tra detenuti e parenti, oltre che dalla paura della diffusione del contagio.
Lo scorso 9 marzo, proprio mentre il Governo varava il “Dpcm Chiudi Italia” ben 70 detenuti fuggivano dal carcere di Foggia.
Di questi 30 sono stati catturati subito ma altri 20 si sono dati alla fuga.
Tra loro si annoverano anche mafiosi ed un pericoloso omicida Cristoforo Aghilar.
Chi è Cristoforo Aghilar?
L’uomo, 37 anni ed originario di Orta Nuova si trovava in carcere per l’omicidio della ex suocera Filomena Bruno compiuto nello scorso ottobre.
Aghilar dopo una relazione burrascosa con la figlia appena 21enne della donna era andato a vivere con lei in Germania.
La giovane però dopo non molto tempo aveva deciso di troncare la relazione e tornare in Italia.
Aghilar non aveva accettato la fine della relazione e aveva deciso di vendicarsi sulla famiglia della giovane ritenuta responsabile.
Le molte denunce fatte dalla Bruno per tentato omicidio si sono rivelate inutili però come ha raccontato il suo avvocato Michele Sodrio a “Chi l’ha Visto” come riporta urbanpost.
“L’unica protezione che fu assicurata alla signora è che per qualche ora una pattuglia dei carabinieri stazionò davanti a casa sua”.
Filomena avrebbe dovuto stare nella casa della madre e chiamare il 112 come da indicazioni ma decise di tornare nel suo appartamento dove era però appostato Aghilar che la uccise a coltellate.
La donna morì in strada, mentre cercava disperatamente di chiedere aiuto.
L’uomo nonostante le ricerche è ancora in libertà ed è considerato pericoloso data l’efferatezza del delitto commesso.